Veglia di preghiera: le sorelle con gli Operatori sanitari dell'Ospedale Madre Vannini insieme al Papa Francesco per la Pace
Il
7 settembre 2013 la Piazza San Pietro, gremita di persone cattoliche e non, credenti
e non, tacevano in un profondo silenzio elevando una preghiera a Dio per la
pace. “Nel silenzio della Croce tace il
fragore delle armi e parla il linguaggio della riconciliazione, del perdono,
del dialogo, della pace”, diceva Papa Francesco nel suo discorso; solo nel
silenzio posso ascoltare l’altro e lasciarlo essere se stesso. Questa è stata
l’esperienza che abbiamo vissuto in questa sera di preghiera insieme ad altri operatori
della sanità del nostro Ospedale di Roma, tra cui infermieri, medici, fisioterapisti
e ausiliari, tutti uniti per lo stesso scopo: pregare
per la pace, dono inestimabile dell’umanità.
È
stata un’esperienza unica quella di vedere centinaia di persone a cielo aperto
sommerse in un profondo silenzio, persone venute da ogni parte del mondo,
culture diverse, realtà molto diverse, ma tutti uniti per uno stesso fine; le
parole del Santo Padre erano il riflesse di ciò che si stava vivendo in quel
momento: “Il mondo di Dio è un mondo in
cui ognuno si sente responsabile dell’altro, del bene dell’altro. Questa sera,
nella riflessione, nel digiuno, nella preghiera, ognuno di noi, tutti pensiamo
nel profondo di noi stessi: non è forse questo il mondo che io desidero? Non è
forse questo il mondo che tutti portiamo nel cuore?”.
Allora
con più forza possiamo affermare che è possibile percorrere la strada della
pace se siamo consapevoli che siamo veramente custodi dei nostri fratelli
perché, come ha detto il Papa “Essere
persona umana significa essere custodi gli uni degli altri”.
(Sr. Paula Gomez. FSC.)
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