Prima Giornata Mondiale dei Poveri: Non amiamo a parole ma con i fatti

Il logo e il motto
La dimensione della reciprocità trova riscontro nel logo della Giornata Mondiale dei Poveri. Si nota una porta aperta e sul ciglio si ritrovano due persone. Ambedue tendono la mano; una perché chiede aiuto, l’altra perché intende offrirlo. In effetti, è difficile comprendere chi tra i due sia il vero povero. O meglio, ambedue sono poveri. Chi tende la mano per entrare chiede condivisione; chi tende la mano per aiutare è invitato a uscire per condividere. Sono due mani tese che si incontrano dove ognuna offre qualcosa. Due braccia che esprimono solidarietà e che provocano a non rimanere sulla soglia, ma ad andare incontro all’altro. Il povero può entrare in casa, una volta che dalla casa si è compreso che l’aiuto è la condivisione. Diventano quanto mai espressive in questo contesto le parole che Papa Francesco scrive nel Messaggio: “Benedette le mani che si aprono ad accogliere i poveri e a soccorrerli: sono mani che portano speranza. Benedette le mani che superano ogni barriera di cultura, di religione e di nazionalità versando olio di consolazione sulle piaghe dell’umanità. Benedette le mani che si aprono senza chiedere nulla in cambio, senza “se”, senza “però” e senza “forse”: sono mani che fanno scendere sui fratelli la benedizione di Dio” (n. 5).

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Previsti più di  4.000 tra bisognosi, persone meno abbienti e poveri accompagnati dal personale delle associazioni di volontariato provenienti non solo da Roma e dal Lazio, ma anche da diverse Diocesi del mondo, tutti nella Basilica di San Pietro per partecipare alle Messa celebrata da Papa Francesco alle ore 10.00. Al termine 1500 saranno a pranzo con il Papa in  Aula Paolo VI. E sarà una vera festa con la banda della Gendarmeria Vaticana e il coro “Le Dolci Note”. Ma tutti avranno un pasto festivo anche in alcuni ristoranti del centro di Roma che si sono resi disponibili e altri saranno nei collegi cattolici di Roma.

In Aula il servizio sarà assicurato dai diaconi della diocesi di Roma insime a 150 volontari.  Sarà il ristorante “Al Pioppeto” di Sergio Dussin a curare il menù: gnocchetti sardi con pomodoro, olive e formaggio, bocconcini di vitello con verdure, polenta e broccoli, tiramisù  acqua, aranciata e caffè. Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha collaborato con tutte le associazioni di volontariato per coinvolgere tutti in questa Giornata.

La vicinanza non si limita però solo ad un pasto. Per tutta la settimana infatti è attivo in Piazza Pio XII a ridosso di Piazza San Pietro un Presidio Sanitario Solidale dalle 9:00 alle 16:00. Visite e analisi gratuite per i meno fortunati grazie a F.A.S., Struttura della Direzione Sanità di ed Igiene dello Stato Vaticano, Policlinico Gemelli, la Bios Spa, Roma Tor Vergata, e altri insieme alla Croce Rossa e con la logistica dell’Esercito Italiano e della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia.

Il primo appuntamento sarà sabato 18 novembre, alle ore 20:00, nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura scelta dal Papa in ricordo del santo diacono di Roma per una veglia basata sul sussidio pastorale: “Non amiamo a parole ma con i fatti”, tradotto in 6 lingue, pubblicato in Italia dall’Editrice San Paolo. In Italia e nel resto del mondo, le diocesi e le parrocchie hanno accolto con entusiasmo l’invito di Papa Francesco, con tante iniziative a favore delle persone meno fortunate.




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