Il Natale di "Padre Camillo"

Il Natale di "Padre Camillo" nel manoscritto del Padre Pelliccione, fedelissimo suo Religioso:
* «Considera (anima mia) come ab eterno Iddio dissegnò nell’Idea della sua divina mente d’incarnarsi nel ventre d’una Donzella Vergine sposata della n(ost)ra progenie... Considera come la Madonna vedendo il suo fig(lio)lo così nudo giacere e li penetra il materno petto, sopra la Terra in quella freddiss(im)a stagione, e sentendolo vaghire grandem.te li compatisce, et l’amoroso S. Gioseppe s’accosta tutto consolato, l’adora, et ambe due lacrimano di gioia…
* Contempla anima mia il tuo Sig(no)re riposto nel presepio, con tuo cibo, con un sasso coperto di semplice fieno di sotto il capo, ò dolce Sig(no)r mio perche non ti potei io all’hora farti un guanciale morbido del mio cuore? Poiche quelle due Bestiole li asinello et bue, quali per avventura ivi si trovavano curvando forse le ginocchia al modo loro lo adorano per miracolo, et col fiato ti scaldano le gelide membra… 
* «Considera come la Madonna vedendo il suo figliuolo così nudo giacere e li penetra il materno petto, sopra la Terra in quella freddissima stagione, e sentendolo vaghire grandemente li compatisce, et l’amoroso S. Gioseppe s’accosta tutto consolato, l’adora, et ambe due lacrimano di gioia… Contempla anima mia il tuo Signore riposto nel presepio, con tuo cibo, con un sasso coperto di semplice fieno di sotto il capo, ò dolce Signor mio perche non ti potei io all’hora farti un guanciale morbido del mio cuore? Poiche quelle due Bestiole li asinello et bue, quali per avventura ivi si trovavano curvando forse le ginocchia al modo loro lo adorano per miracolo, et col fiato ti scaldano le gelide membra….»

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