Beato Luigi Tezza: verso la casa del Padre. Post mortem

Tutta Lima si commosse alla notizia inaspettata della morte del padre Tezza come in un lutto cittadino; il fedele cronista, padre Mauleon, scrive:


« Il 26 settembre del 1923 fu giorno di lutto per la nostra Comunità. Abbiamo perduto il più degno, il più influente religioso della città di Lima, il P. Luigi Tezza, il nome del quale era compendio della storia della nostra Casa in questo primo quarto di secolo.
La Comunità ed il popolo di Lima, non hanno potuto meglio esprimere i loro sentimenti. Il compianto Padre si era accattivato le simpatie di tutti, di quelli di casa e di coloro ad essa estranei; lo circondava un’aureola di affetto generale, che proveniva dallo zelo spiegato a vantaggio di tutte le classi sociali. La nostra Comunità gli deve la sua prosperità e fioritura ed il prestigio e la riputazione di cui gode attualmente.
Tre anni di malattia ed il completo allontanamento dalla maggior parte delle persone colle quali aveva trattato, non furono sufficienti per oscurare, neppure momentaneamente, l’aureola di gloria, popolarità e virtù della quale era circondato, come lo dimostrarono le cronache della città con i loro elogi, e più ancora la partecipazione ai funerali che risultarono un vero avvenimento.
Alla Messa dei funerali fu presente al completo la società limena della quale fu direttore il defunto: il Nunzio Apostolico, il Ministro d’Italia, il Console del Centro America, rappresentanti del Capitolo e di tutti gli Ordini e Congregazioni religiose; una commissione della colonia italiana, rappresentanze di collegi e molte altre persone.
La chiesa era insufficiente a contenere tanto dolore. Terminato l’ufficio e cantato dal Nunzio Apostolico Mgr. Petrelli il responsorio, dodici automobili condussero le presone più eminenti tra i presenti» e parte della Comunità fino al cimitero generale accompagnando l’illustre defunto al suo ultimo riposo ... »
Per l’occasione venne diffusa una immagine con Gesù caricato della croce sulle spalle e con didascalia tratta da parole di p. de Ravignan:  “Non dobbiamo farci abbattere dalle prove; non vi è dolore che Gesù non abbia portato sopra le sue insanguinate spalle”. Oltremodo significative, poi, le parole del foglio interno:
Settembre 26 – 1923. Alla veneranda memoria del M.R. P. Luigi Tezza dell’Ordine di San Camillo. "Fué querido como Padre y venerado como Santo. El no existe, pero desde su tumba nos hace oir sus enseñanzas. Su figura y contiente era de un ángel; su palabra era siempre la de un ministro del Evangelio; su corazón era deposito de nobilisimos afectos; su amistad fué cadena de oro que aprisionó sin violencia miles de corazones y su misión fué siempre salvadora. Pasó por en medio de nosotros como una visión celestial, siempre bondadoso y humilde, siempre cariñoso y caritativo. La fe era el principio de sus obras y la bondad la servía como de mano y de diadema."

Il padre Luigi Tezza rendeva l’anima a Dio, in Lima, alle ore undici e mezza del giorno 26 settembre 1923 ».

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