Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

19 ottobre

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.  


La sua strada 

«Il 1892 divide in due parti la vita della Serva di Dio. L'ansia della ricerca è terminata; Giuditta è realizzata, è compresa, comprende, ha trovato la sua vita, la via del Signore nella quale si colloca felice e contenta». Mediatore della volontà divina è stato il P. Tezza; pertanto dice: «dopo Dio, a lui devo gratitudine e affetto filiale».
 
Quale sarà la via da percorrere? Per il momento non lo sa; ella stessa dirà più tardi: «mai avevo sognato quanto avveniva».
 
Un giorno confesserà a Suor Camilla Moggio: «Conosciuto il volere di Dio nella fondazione delle Figlie di San Camillo, non ebi altro pensiero contrario, e seguii man mano l'opera del Signore senza che del mio fosse la più piccola parte ... ed era ben lungi dal credermi atta a tal scopo». 

Era dunque all'oscuro di quanto le sarebbe accaduto; l'unica cosa chiara era la meta. Aveva avuto modo di conoscere una famiglia religiosa, per una lunga esperienza interiore non del tutto felice, le Figlie della Carità; ignorava però come giungere a realizzarne un'altra. 
Attuare il desiderio di appartenere a una famiglia religiosa fondandone una nuova, significava per lei calarsi in una realtà di cui non aveva la minima esperienza. 

L'opera si andrà rivelando alla fondatrice giorno per giorno, in circostanze, che solo a distanza di tempo, potranno essere comprese come una unità che contiene il progetto di Dio. Solo Lui infatti è il disegnatore che conosce a fondo il progetto, sceglie l'anima, la prepara, e, se essa collabora, quando giunge il momento opportuno, l'invita, direttamente o indirettamente, a operare. L'anima che liberamente accetta, senza che lo sappia, viene condotta quindi dove neppure immaginava, guidata sì, ma come nel buio. 

Il Signore prese per mano Giuditta e la guidò verso quello che un giorno, in sintesi, le aveva proposto P. Tezza. Come sempre avviene nell'economia divina, l'azione di Dio non si limitò al primo momento in cui egli le fece intuire il suo piano, ma continuò a manifestarsi gradualmente in molti modi. 

Dice il P. Natale Barbagli, della Missione di S. Vincenzo de' Paoli: «Appena il P. Tezza manifestò a Madre Vannini il piano della nuova fondazione, essa comunicò tutto a noi, aderì senza indugio, dopo aver sentito che S. Vincenzo era d'accordo con S. Camillo e che l'uno e l'altro l'avrebbero protetta». 

Era necessario questo ulteriore intervento della grazia per confermarle che era nella volontà di Dio e per farle accettare l'opera che il Tezza le proponeva. 

A queste grazie che accompagnarono la prima chiamata se ne aggiunsero gradualmente altre.

continua....



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