[..] Il cammino di ricerca di Dio dura quanto la vita e se ogni giorno non si ricomincia con rinnovato slancio, non si arriverà mai. Un passo dopo l'altro, senza mai stancarsi, senza vagare o devira un po' a sinistra. Bisogna puntare diritto alla mèta, altrimenti ci si perde. E poiché c'è un nemico che vorrebbe farci sbagliare la strada, occorre essere sentinelle vigilanti!
Dovremmo domandarci seriamente: «Nel mio cammino di ricerca di Dio, ho perso tempo? Ho detto anch'io - come confessava di aver fatto per lungo tempo sant'Agostino - "Domani, domani...", invece di dire: "Eccomi"?».
Vivere è cercare Dio e vivere veramente è incontrare Dio. Se lo cerchiamo seriamente, certamente lo incontriamo e quindi viviamo in comunione con Lui e con tutti. Una stella guidava i Magi che venivano da lontano, seguendola giunsero a Betlemme. La stella che ci guida all'incontro con Dio è la fede; nel Battesimo essa è stata accesa nei nostri cuori, vi è stata «nascosta» come un tesoro e noi dobbiamo scoprirla, lasciarla risplendere e seguirla [...]
[...] I Magi seguivano la stella perchè avevano saputo che era nato il Messia. Mossi dal desiderio di incontrarlo, partirono ignari di tutto, affidandosi alla guida della stella. Anche noi dobbiamo affidarci alla Parola di Dio - il Verbo Incarnato - perchè questa è la realtà di cui viviamo ed è profezia della pienezza che vivremmo. I Magi venivano da lontano, anche noi siamo sempre un po' «lontani», un po' «smarriti», ma vogliamo diventare vicini, incontrare Gesù, Figlio di Dio, che si è umanizzato per venire tra noi umile, povero, piccolo [...]
A. Cànopi, La stella della fede, Milano, San Paolo, 2015, pagg.70-71.
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