Si celebra oggi una speciale Giornata per conservare e rinnovare la memoria delle persone decedute a causa del Covid. A Bergamo, epicentro della crisi nella prima ondata.
È il 18 marzo del 2020. Le strade silenziose e deserte di Bergamo sono attraversate, in un clima surreale, da una lunga colonna di mezzi militari. Trasportano bare dal cimitero cittadino, ormai al collasso, verso altri forni crematori. Quella drammatica immagine è l’emblema di una gravissima crisi sanitaria che, nella prima fase, colpisce soprattutto le persone più anziane. Per non dimenticare quella tragica pagina è stata istituita in Italia la Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus. Nel solo mese di marzo del 2020, nella provincia di Bergamo, sono morte 5.180 persone in più rispetto alla media mensile dei cinque anni precedenti. Quel dolore si ripete anche in questo tempo. L’Italia, alle prese con un nuovo lockdown, che coinvolge varie regioni, è infatti un Paese ancora scosso dall’emergenza sanitaria, da statistiche quotidiane che riportano nuovi casi di contagio e decessi.
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