San Giuseppe nella famiglia camilliana 4 giorno

Vi proponiamo per accompagnare la Novena di San Giuseppe, la Tesi di Magistero in Scienze Religiose Indirizzo didattico 

“San Giuseppe nella Teologia e nella vita della Chiesa con particolare riferimento all’ Istituto delle Figlie di San Camillo”

di Suor Eliane Köhler presentata alla Pontificia Università Lateranense Facoltà di teologia Istituto Superiore di Scienze Religiose «Ecclesia Mater» Roma 1997. 
Dal Capitolo III segue....

La congregazione delle Figlie di San Camillo 

La Congregazione delle Figlie di San Camillo nasce a Roma il giorno 2 febbraio 1892, tre anni dopo l'Enciclica Quamquam Pluries di Leone XIII con la quale san Giuseppe veniva proclamato Patrono della Chiesa universale e sul finire del secolo che può essere chiamato il secolo di san Giuseppe per il grande sviluppo della devozione e soprattutto per gli onori che la Chiesa ha attribuito al Santo. 

Nel decreto Quemadmodum Deus, Pio IX diceva che «la Chiesa ebbe sempre in grandissimo onore e ricolmò di lodi il beatissimo Giuseppe e di preferenza a lui ricorse nelle angustie». Con tale espressione il Pontefice volle esprimere una situazione «di diritto», connaturale al ruolo e alla dignità che ebbe san Giuseppe anche se «di fatto» la sua presa di coscienza da parte della Chiesa dovette attendere una lenta maturazione23

Il secolo XIX fu anche il secolo aureo delle Congregazioni giuseppine con una crescita che supera la media di una Congregazione all'anno. Le persone consacrate, soprattutto quelle impegnate nella vita attiva, scoprono, in quest' epoca, in san Giuseppe il modello ideale che riunisce in sé l'azione e la contemplazione. 

La diffusione di queste Congregazioni si consolida non solo in Europa ma si estende anche in tutta l'America, all'Australia, all'India e alla Cina24

Venendo alla luce proprio in questo periodo, la Congregazione delle Figlie di San Camillo non poté non essere influenzata da questo grande diffondersi della devozione a san Giuseppe; cosicché i fondatori padre Luigi Tezza e madre Giuseppina Vannini, insieme alle note caratteristiche della carità di san Camillo e del servizio agli infermi trasmisero alle figlie spirituali una fiducia illimitata nella protezione di san Giuseppe. 

Nelle Costituzioni leggiamo: 

«Veneriamo e amiamo san Giuseppe, patrono dei moribondi, dato a noi come singolare modello di vita consacrata e protettore dal padre Luigi Tezza con le ispirate parole: "Quali che possano essere le difficoltà e le angustie che vi aspettano lungo il cammino, fosse pure quello angoscioso dell'Egitto, 'Ite ad Joseph' - vi dice il Signore - 'Ite ad Joseph' (Gn 41, 55) facciam eco noi pure fidenti e sicuri che non cadrà invano la divina parola”»25

 

L'Istituto delle Figlie di San Camillo ricevette, dunque, la devozione a san Giuseppe dal padre Luigi Tezza; autentico figlio di san Camillo e gran devoto di san Giuseppe, il 19 marzo 1892, durante il rito di conferimento dell'abito religioso a Giuditta Vannini, con sentimenti di ammirazione per i «sapientissimi disegni della divina provvidenza» ed insieme di fiducia nel successo dell'Opera che iniziava in quel giorno, affidava il nascente Istituto e la sua prima figlia, che in quello stesso giorno prendeva il nome emblematico di «Giuseppina», alla speciale protezione di san Giuseppe. Ecco alcuni passi del suo discorso: 

«I pensieri si affollano numerosi alla nostra mente e al cuore commosso ci fanno pressa mille dolcissimi affetti ... Pensieri e sentimenti della più grande e consolantissima fiducia nel successo di quest' opera che oggi in voi comincia ... In questo giorno sacro al più amabile, al più potente dei beati comprensori, il capo glorioso della Santa Famiglia in terra ed il protettore speciale delle opere che incominciano e di quelle soprattutto che, come la vostra, figlia della Provvidenza, hanno la consolante avventura di trar origine dalla povertà e dall'umile piccolezza di Betlemme senza il concorso, si può dire di appoggi umani ... Vi ripetiamo fidenti e sicuri che non cadrà invano la divina parola, che non rimarrà deluso il vostro filiale abbandono in questo amorosissimo e potentissimo Protettore»26

23 Cfr. STRAMARE T., San Giuseppe nella Sacra Scrittura nella Teologia e nel Culto, Edizioni Piemme, Casale Monferrato 1983, p. 255. 
24 Ibidem, pp. 314-316. 
25 Costituzioni ... , art. 101. 
26 BRAZZAROLA B. (a cura di), Scritti del Padre Luigi Tezza MI Fondatore della Congregazione delle Figlie di San Camillo, Casa generalizia, Grottaferrata (Roma) 1988, pp. 234-235. 


👉continua domani





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