In ricordo di Madre Laura Lucio D'Amico infermiere Ospedale Vannini Roma

Sono Lucio D'Amico e desidero anch'io spendere qualche parola per madre Laura Biondo, sono anni ormai che non la vedo di persona e con la sua partenza per il cielo sicuramente ci rivedremo, ma non da questa parte del paradiso. Non mi sento di elencare o balbettare qualcosa su di lei rischiando di essere superficiale o banale preferirei invece scriverle una lettera in confidenza che suonerebbe più o meno così: 

Cara madre,

sono Lucio ed è tanto tempo che non ci vediamo e i saluti che spesso le ho inviato tramite sue consorelle non so se siano mai giunte a destinazione. Le scrivo non con la tristezza nel cuore ma con la gioia e la gratitudine per averla conosciuta. In principio appena iscritto all'università Padre Luigi Tezza, la sua figura mi incuteva un certo timore perché trovarsi di fronte alla madre generale, per me che ho svolto il servizio militare, significava trovarmi alla presenza del super mega iper generale di corpo di armata. Ma è stata proprio lei invece a sfatare questa immagine ai miei occhi e mi ha presentato invece quella di una madre attenta e sicura e non certo quella di un distaccato e imperioso comandante. Questo suo volto più naturale e materno l'ho visto soprattutto quando mi ha chiesto di scrivere per il vostro Istituto delle canzoni per onorare e festeggiare i vostri cari fondatori. Da lei ho visto un attaccamento forte alla presenza dei Tre fondatori, San Camillo de Lellis, Padre Luigi Tezza  e madre Giuseppina Vannini, tanto che me li ha resi visibili: sembravano essere lì presenti con lei e per me è iniziata la grande e bella avventura di conoscerli più da vicino attraverso i loro scritti. Ho iniziato a relazionarmi con loro attraverso la composizione di varie canzoni che avevano l'obiettivo di mostrare con immediatezza gli aspetti più importanti del loro pensiero e della loro vocazione e missione. 

Grazie madre per ciò che mi ha chiesto, perché da quel momento in poi ho scelto di essere infermiere sulla scia dei  miei tre Sponsor, cercando di riflettere e di vivere e operare nel mio reparto con lo stesso respiro, con lo stesso stile con cui loro hanno vissuto e operato. Ricordo bene che i nostri incontri, cara madre, sono avvenuti non solo durante il mio percorso formativo ma anche dopo, e in lei ho visto sempre un punto di riferimento per la mia vita, una presenza forte e sicura e allo stesso tempo accogliente e materna. Il suo sorriso è stampato nella mia mente e mi ha sempre accompagnato fino ad oggi: in lei ho trovato una madre che stimola, esorta, scommette piuttosto che una madre fredda distaccata e per autorità sempre rimproverante.

Grazie Madre Laura, lei è sempre stata presente nel mio cuore in questi dodici anni e non mi interessava più vederla o non vederla, parlarle o non parlarle, lei aveva già lasciato in me una indelebile impronta  di fiducia e di collaborazione e questo per me era tutto.

Una madre non tiene legati i propri figli, gli insegna a volare e lei, a me, ha insegnato a volare, ed è per questo che non sono triste della sua partenza, lei sarà sempre presente nella mia vita. 

Ci rivedremo presto e la saluto con le stesse parole del canto che a lei è molto caro: Arrivederci in cielo

                                      Lucio D'Amico



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