Celebrazione Eucaristica Trigesimo Madre Laura

Lunedì 10 maggio celebrazione Eucaristica, trigesimo della dipartita di Madre Laura presieduta dal Rev.do padre Walter Vinci e dal Rev. do padre Pierre Yanogo, accompagnati da fratel Antonio Ricci e fratel Lorenzo Lettere, tutti della comunità Studentato Camilliano “Nicola D’Onofrio” di Roma.

Omelia di padre Walter

DARE TESTIMONIANZA 

Ho proferito non cambiare la Liturgia della Parola, in questa celebrazione, dove preghiamo per l'anima della nostra Madre Laura, nel trigesimo della sua morte, per due motivi: 

- il primo motivo prettamente liturgico, non è mai opportuno interrompere la lectio continua, che la Chiesa ci offre; 

- il secondo motivo, è che la Liturgia della Parola di questo lunedì della Sesta Settimana di Pasqua ci offre spunti per riflettere sulla vita, anche di Madre Laura. 

"Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza" (15, 26) 

Che significato ha qui il termine "dare testimonianza", "essere testimone"

Innanzitutto, conoscere la Parola di Dio, quello che Gesù ci ha insegnato, essere in comunione con lui, avere una vita sacramentale; imitare il suo esempio; osservare i comandamenti; riconoscerlo nei nostri fratelli. Dare testimonianza significa vivere un'esperienza personale e vera con Gesù Cristo. 

Secondariamente, la nostra testimonianza è credibile se appare nelle nostre opere. La nostra esperienza di Gesù Cristo è credibile se traspare nella quotidianità della nostra vita. Un testimone non è soltanto una persona che sa che qualcosa è vero, ma è anche disposta a dirlo e a viverlo. Ciò che noi sperimentiamo e viviamo nella nostra anima deve manifestarsi anche esteriormente. Siamo testimoni di Gesù non solo se conosciamo i suoi insegnamenti, ma anche se facciamo quello che gli insegnamenti ci chiedono di vivere. 

Come dice il proverbio: «Le parole muovono, gli esempi trascinano»

Allora, in questa celebrazione è bello ricorda Madre Laura non per quello che è stata, ma per la testimonianza che ha dato. Ha osservato i comandamenti. Ha riconosciuto Cristo nei fratelli, soprattutto in quelli infermi, che ha incontrato in tutto il mondo. Una Madre Generale al termine della sua vita si presenta davanti al Signore con un'infinità di volti, occhi, storie che ha incontrato nel suo mandato. Non solo quelle delle sue consorelle, ma quanti ammalati ha incontrato, quante lacrime ha asciugato, quanti volti ha consolato. 

Carissime Sorelle, non è il tempo dei bilanci. Non spetta a noi fare dei bilanci sulla vita di Madre Laura. Penso che non spetta davvero a nessuno. A noi il compito di ringraziare il Signore per la bella testimonianza che Madre Laura ha dato nella sua vita. Per aver fatto conoscere, con la sua vita, Gesù Cristo misericordioso, attraverso il carisma di San Camillo. 

Allora, insieme al pane al vino sull'altare offriamo la nostra vita, chiedendo al Signore la forza di testimoniarlo sempre con le opere, con la vita e non solo con le parole e offriamo anche l'anima benedetta di Madre Laura, affinché il Signore la accolga nel suo regno di giustizia e di pace. 

E così sia. 






Dopo la celebrazione abbiamo condiviso in fraternità la colazione! Grazie mille carissime confratelli per la vostra presenza.



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