In questo nuovo mese settembre 2021, e in attesa dell'esito del Processo Canonico Diocesano (Super Miro) per la Causa di Canonizzazione del Beato Luigi Tezza; vi presentiamo il capitolo V della tesi "Il carisma dell'assistenza agli Infermi e padre Luigi Tezza" di Suor Catalina Osella (religiosa camilliana, argentina) presentata per ottenere il grado accademico di "Magistero in Scienze Religiose" preso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Ecclesia Mater" della Pontificia Università Lateranense a Roma 1983.
Capitolo V pag. 77-105
La preziosa eredità
Maestro di vita: gli insegnamenti
Il fondatore padre Luigi Tezza, trasfuse la ricchezza della sua anima in quella delle figlie, non solo direttamente attraverso il ministero di confessore e maestro spirituale, ma anche per mezzo della
cofondatrice, che in quei pochi anni che poterono camminare insieme, era divenuta per così dire, la figlia della sua anima, del suo ideale.
Nelle lettere rimaste si trovano non pochi insegnamenti di spiritualità, molto pratici - come in genere tutti gli scritti degli uomini d'azione - non privi di genialità e di sostanza.
Molte deduzioni si potrebbero ricavare in merito, da tutto l'insieme della vita del padre.
Gli insegnamenti vengono presentati come nei racconti evangelici, suggeriti da avvenimenti e circostanze della vita. Il servo di Dio, quale vero padre, è sempre presente alle sue figlie: ascolta le confidenze, risponde alle domande che gli vengono poste, corregge una tendenza là dove si manifesti qualche imperfezione. Nella lettera scritta a «Ma chère fille b(ien) a(imée), de N(otre) D(ame) de la Chaux, il 21 maggio 1893 esortava: « ... Vi raccomando di aver cura della Madre e di risparmiarle ogni sorta di pena: sarà questo il miglior mezzo per farIa star bene. So per esperienza che siete tutte piene di cuore ma parecchie fra voi altre tenete la testa nel cuore, ora sarà meglio teniate il cuore nella testa e così sarete più attente e vigilanti per non dispiacere anche involontariamente al Signore ed a vostra Madre ... » 10.
Così anche in un'altra circostanza scriveva alla fondatrice dall'ospedale di san Giovanni in Laterano, il 13 novembre 1893: « ... Insisti sui difetti presso le suore, minaccia forte suor N. anche da parte mia e cerca di far capire a suor N. che colle sue imprudenti ed esagerate manifestazioni di eccessivo ed umano attacco a te, oltre che farsi del male, ti compromette e può compromettere il successo dell'opera. Certi eccessi anche in ciò che di per sé è un bene (in che non posso che approvarla) te lo mostri col non esserti ed essere causa di pena [ ... ] » 11.
La base della spiritualità e vita del servo di Dio sono: il rinnegamento di se stesso, lo spogliamento assoluto di tutto, la diffidenza di sè, resi vitali e operanti da una fiducia illimitata e da un abbandono totale, filiale in Dio e nella sua paterna Provvidenza. Il 13 settembre 1893 scriveva a suor Alfonsina: « ... Quanto a te figlia mia, non ti rattristare. Prendi tutto per amor del Signore e vedi di non perder mai il possesso calmo e sereno di te stessa. Riguardati sempre come un semplice istrumento in mano del Signore, lasciati adoperare con santa indifferenza e colla massima docilità persuasa che sei niente e che sei tutto in Lui e con Lui che ti adopera ... » 12.
Degli anni in cui si trovava a Lima ci son pervenuti i seguenti spunti di schema di preghiera e meditazione, da lui maturati nel corso di ritiro spirituale. Parlando del timore dei figli di Dio, così si esprimeva: «Temor de hijos - temor que nace del amor y que vive en el Amor - se trata de despertar este amor - si no se ha la
muerte, està por lo menos endurecido en nuestro corazón.
Por eso el retiro-necesidad-ventajas y condiciones.
Fin del retiro es la reforma de la vida.
- La vida cristiana es - Amar a Dios
Dia primero
- Para amar, tenemos que luchar
Dia segundo
- Para luchar y vencer tenemos necesidad de fuerzas
Dia tercero
Dia primero: a) Amor: cumplir con la Voluntad de Dios manifestada por sus Mandamientos y las obras de apostolado. b) Amor del projimo: Caridad paciencia - obras.
Primer dia - dia del amor.
Dia segundo: luchar: demonio-mundo-pasiones-defecto dominante.
Segundo dia - dia de combate.
Dia tercero: Ovunque: Oraciòn-frecuentaciòn de los sacramentos.
Tercer dia - Perseverancia - spiritu de fe-huir las ocasiones.
Vigilancia y custodia del corazòn: Omni custodia serva cor tuum quoniam ipso vita proceditur.
Meditaciòn:
1) fin del hombre: del cristiano a) amar y servir a Dios
b) imitaciòn de Jesu Cristo;
2) obstaculos al fin: pecado-malicia y efectos;
3) remedios al pecado: meditaciòn de novisimos » 13.
Da questo schema autografo del Tezza, prendo lo spunto per riunire gli insegnamenti del padre - sparsi qua e là - negli argomenti che seguono unendoli in un nesso logico: fine dell'uomo; ostacoli al fine; mezzi per vincere i nemici.
Fine dell'uomo
L'uomo ha dei precisi doveri verso Dio da cui, per effusione d'amore e per comunicazione della beatitudine celeste è stato creato « a immagine e somiglianza di Dio» 14; è stato elevato alla figliolanza divina e redento dal peccato, con l'incarnazione del suo figlio unigenito.
Padre Tezza, riassume tali doveri nell'amore, nel servizio e nella riverenza. Il modo pratico di rendere a Dio questo tributo è quello di fuggire il male e fare il bene; più per amore che per altri fini.
La stessa salvezza dell'anima va considerata come conseguenza del nostro amore filiale a Dio.
Infatti, ragionando della fiducia che dobbiamo avere in Gesù, il padre scriveva a suor Alfonsina il 2 marzo 1895: « ... Non ti abbattere però, figlia mia, Iddio solo basta ... e nessuno più di voi altre può essere in Dio e con Dio, trovandovi nella sua divina volontà per mezzo della s. obbedienza ... » 15. E ancora alla stessa, l'8 settembre: « ... Tutto in Dio, per Iddio, con Iddio ... » 16.
Tra i frammenti di scritti privi di indirizzo, vi sono frasi come queste: « ... Ma perché il Signore sia con te e ti consoli e ti sostenga bisogna che la tua accettazione e sottomissione siano, non solo rassegnate, ma serene e liete nella gioia del santo amore che si sacrifica » 17.
« Statemi liete e contente nel servizio del Signore, tanto più contente quanto più il divino amore vi domanda di sacrifici e di crocifissioni per la vostra natura ... » 18.
Come buon padre scriveva ancora a suor Alfonsina il 30 agosto 1899 a proposito di una nuova fondazione: «... non puoi credere tuttavia quanto mi sia cara la tua che mi reca fresche e dirette notizie di codesta vostra nuova fondazione. Capisco che non è tutto color di rosa costà; ma ciò lungi dall'addolorarmi, mi consola assai. Ciò che fin dal principio è contrassegnato dalla Croce, appartiene a Dio, non avete dunque nulla a temere. Calme, tranquille, serene, e fedeli fino al sacrificio ed alla morte, ove occorresse; non dubitate, Iddio è con voi e nulla potrà nuocervi. Spero che la prova non sarà lunga e che ben presto il Signore vi libererà da ogni impiccio, ma intanto vi raccomando di esser molto buone e pazienti. Tutto si vince, tutto si acquista dice S. Teresa colla pazienza. E il Signore ci domanda di vincere il male col bene ... » 19.
Dall'Atlantico, a bordo del vapore Etruria, il 10 maggio 1900 scriveva: « ... Il mio pensiero ed il mio affetto non vi lasciano mai e ad ogni respiro vi affido e vi raccomando al Signore perché vi custodisca, vi difenda e soprattutto vi santifichi... »20.
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9 Cf. BRAZZAROLA, Inizio e primi anni, p. 120.
10 AFSC, 1 A 04.
11 AFSC, 1 A 09.
12 AFSC, 1 A 020.
13 AFSC, 1 A 0116
Alla fine della presentazione dell'intero capitolo, pubblicheremmo il link per la Tesi completa!
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