1. «Rallegratevi ed esultate» (Mt 5,12), dice Gesù a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua. Il Signore chiede tutto, e quello che offre è la vera vita, la felicità per la quale siamo stati creati. Egli ci vuole santi e non si aspetta che ci accontentiamo di un’esistenza mediocre, annacquata, inconsistente. In realtà, fin dalle prime pagine della Bibbia è presente, in diversi modi, la chiamata alla santità. Così il Signore la proponeva ad Abramo: «Cammina davanti a me e sii integro» (Gen 17,1).
2. Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità. Perché il Signore ha scelto ciascuno di noi «per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità» (Ef 1,4).
Esortazione Apostolica Gaudete et Exsultate Papa Francesco
[...]"La nostra santità è una santità legata al Corpo di Cristo, non ce comunione dei santi senza il Corpo di Cristo, ma nel Corpo di Cristo non vale l'imitazione, il paragone e la competizione vale la partecipazione e la condivisione a questo Corpo; se siamo generati dallo Spirito, la vita di Cristo viene condivisa con noi e non limitata, sforzandoci per raggiungerla [...] Cristo andato sulla Croce ha garantito la figliolanza per noi - garantisco Io per questi qua - ha detto al Padre, e prendo su di me il peccato del mondo [...] Ha garantito per noi la sua figliolanza e preso si di se il peso della vita dell'altro: ecco la santità! Ecco la santità ecclesiale e non individuale!"
cit. Omelia Santa Messa Solennità Tutti Santi, Basilica di Santa Prassede, Roma
Commenti
Posta un commento