La penultima delle sette antifone maggiori ci invita ad invocare il Re delle genti.
Non più un prode Salvatore per un'unica nazione, ma per l'intero globo, per ogni popolo.
Ecco perché la Chiesa è Cattolica, cioè universale, poiché riconosce che il Signore Gesù è il Salvatore di tutti i popoli.
L'antifona ci ricorda che il Re è anche pietra angolare della Chiesa, ovvero appoggio indispensabile senza il quale ogni struttura (accogliente) non reggerebbe.
A questo Re chiediamo oggi nella preghiera di "venire per radunare i popoli in uno". Sant'Agostino vedeva nei pastori giunti dalla Giudea e nei Magi giunti dalla Persia, questa unità fatta davanti a Cristo.
Non vi può essere Natale senza un recupero di una certa unità: unità interiore, riconciliandosi con i propri fallimenti; unità sociale, riconciliandosi col prossimo; unità con Dio, confessandosi almeno in preparazione di questo giorno.
Ciò che è in contrasto e fa ancora a pugni nella nostra vita, sarebbe finalmente ricondotto da noi stessi davanti al Salvatore. Il Natale diventi come una pietra d'angolo: il Bambino, l'Emmanuele, un punto da cui sempre ripartire per l'unità con Dio e fra noi!
Mille benedizioni!
P. Alfredo, M.I.
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