Rusinowice, benedizione della nuova la casa nel Centro Riabilitativo (Polonia)

Rusinowice, 26 agosto 2022


Offriamo una traduzione dall’articolo preso del sito GOSC.PL Gliwicki

Accoglienza delle Camilliane a Rusinowice

Vengono presentate le Suore Camilliane e la loro nuova casa viene consacrata a Rusinowice.

Nella festa di Nostra Signora di Częstochowa, durante il 469° campo di riabilitazione, che qui si sta svolgendo, è iniziato il servizio delle Camilliane a Rusinowice - suor Teresa Popenda e suor Sylwia Gibała.

Santa Messa nella cappella del Centro di Riabilitazione S. Raffaello Arcangelo è stata presieduto dal vescovo Jan Kopiec, ed è stato concelebrata, tra gli altri, Mons. Jan Wieczorek, provinciale dei Camilliani, P. Mirosław Szwajnoch MI, già direttore dell'istituto, p. Franciszek Balion e l'attuale p. Kazimierz Tomasak.  

Da Roma è venuta alla cerimonia suor Zelia Andrighetti FSC, Superiora Generale della Congregazione delle Figlie di San Camillo, ed erano presenti anche le Suore Camilliane di Opole.

Il vescovo di Gliwice ha fatto riferimento al brano evangelico letto quel giorno sulle nozze di Cana in Gallia. - Certamente c'erano più situazioni del genere, quando Maria si rivolgeva a suo Figlio per avere sostegno, e talvolta per uscire da qualche guaio. Siamo convinte che un tale ruolo sarà svolto dalle care sorelle qui nel centro di Rusinowice, che saranno sempre attente a prestare aiuto, perché questa è la vocazione più bella: elevare il cuore e lo spirito. La Chiesa di Gliwice vi ringrazia oggi per questo - ha detto.

Finora le sorelle camiliane avevano una sola casa in Polonia, a Opole-Sławice. Hanno una piccola comunità qui di sole cinque sorelle, che ora vivono in due stabilimenti.
“Da tempo ho nel cuore il desiderio di aprire nuove case in Polonia per vivere, evangelizzare e realizzare il nostro carisma tra i malati - dice suor Zelia Andrighetti. - Se guardiamo solo umanamente, non è facile, perché qui abbiamo pochissime vocazioni, ma credo che questo sia un segno della provvidenza di Dio. La Madonna ha detto a Cana di Galilea: "Fai quello che ti dice". E credo profondamente che Dio trasformerà la nostra piccolezza in grandi cose, che il Signore trasformerà la nostra acqua in vino. Percepisco questo luogo come un santuario di sofferenza, ma anche di recupero, di riabilitazione non solo fisica ma anche spirituale. E questo è il nostro carisma, ha detto la Madre Generale.”
  
Sr. Sylwia Gibała, originaria di Cracovia, è in Congregazione dal 1996, ha lavorato a Opole e in diverse istituzioni in Italia. - La cosa più importante è la presenza, vogliamo ravvivare la speranza nelle persone in cui S. Camillo ha visto il Dio sofferente e ha detto che dovremmo prenderci cura di loro allo stesso modo di una madre con il suo unico figlio morente - dice del servizio che inizia in un posto nuovo.

“Vogliamo dare ai genitori che vengono qui con i loro figli una speranza che probabilmente si è deteriorata più di una volta. Che abbiano la forza di sopportare la sofferenza e vedano che non è vana, che c'è un'altra persona vicina e c'è sempre Dio che veglia su di loro. Questo è un mistero, non comprendiamo la sofferenza, ma deve esserci qualcosa di veramente grande in essa, poiché lo stesso Figlio di Dio ha sofferto. Vogliamo aiutare queste persone a credere di non essere sole. La fede dà loro forza, e noi vogliamo dare loro la speranza” - aggiunge suor Sylwia.

Sr. Teresa Popenda viene dalla parrocchia camilliana di Zabrze. È nella congregazione da 47 anni, la maggior parte dei quali ha lavorato all'estero, in Italia e in Africa. – “Saranno 8 anni a dicembre da quando sono rientrata in Polonia. Ho sempre desiderato una seconda comunità ed è finalmente giunto il momento che accada. Oggi iniziamo questo servizio, affido questo luogo a tutti e chiedo la preghiera” - dice Sr Teresa.  
Interno del Centro

Omaggio di accoglienza da parte degli ospiti del Centro


Suor Sylwia

Verso la casa delle sorelle per la benedizione


Servizio fotografico del sito GOSC.PL Gliwicki

Video Parole della Madre Zelia, superiora generale durante la celebrazione eucaristica, traduce Suor Edtya

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