Dal Messaggio della Superiora generale Madre Zelia Andrighetti
"Con questo breve messagio ho la gioia di comunicarvi che la Famiglia Carismatica Camilliana, su proposta dell’Ordine dei Ministri degli Infermi, ha istituito la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni Camilliane da celebrarsi ogni anno il 29 di giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo e Anniversario della Canonizzazione del Santo Padre Camillo […]
[…] avremo la grazie e la gioia di celebrare nella nostra casa Generalizia di Grottaferrata, in comunione con i confratelli e le consorelle della Famiglia Carismatica Camilliana. E’ bello e significativo che l’inizio ufficiale di questo importante evento avvenga nella nostra Casa: una scelta dei Confratelli Camilliani, segno concreto di fraternita’ e di comunione che continua nel tempo […]"
Dal Approfondimento Tematico
[…] Il 29 giugno, che per la famiglia camilliana ricorda il giorno della canonizzazione di San Camillo (29 giugno 1746), vuole unire in un unico palpito di preghiera la grande famiglia camilliana carismatica di tutto il mondo, per invocare dal Signore i “pescatori” necessari per servire “i nostri signori e padroni” ammalati; per ringraziare per il dono della vocazione camilliana; per chiedere forza e coraggio nel continuare a “pescare” nel grande mare della carità . […]
[…] Il tema di questa prima giornata mondiale di preghiera per le vocazioni camilliane è “Pescatori di uomini nel mare della carità ”.
Il riferimento è al Vangelo di Marco (Mc 1,16-18), dove si narra la chiamata dei primi discepoli. Passando lungo il mare di Galilea, Gesù vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”. E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Questa giornata di preghiera è l’occasione per riunire la famiglia carismatica camilliana nella preghiera per essere insieme “pescatori di uomini” nel mare della carità […]
[…] La nostra vocazione camilliana porta con sé il riferimento chiaro alla carità : “servire i malati anche con il pericolo della vita”. La carità evangelica è anzitutto il desiderio di custodire ciò che è di Dio: la vita, che si concretizza attraverso la tenerezza dell’amore, la premura materna rivolte verso la persona abitata dalla fragilità […]
[…] Si alzi dunque al Cielo la nostra preghiera: dalla famiglia camilliana laica, dalle comunità parrocchiali, dalle comunità religiose, dalle corsie degli ospedali, dalle strade della nostra assistenza domiciliare, dai giovani che incontriamo, affinché crescano e si rafforzino le vocazioni camilliane, e siano secondo il cuore di Cristo, secondo lo spirito di San Camillo de Lellis.
(a cura del Segretariato Centrale per la Formazione)
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