"L'Europa di domani è nelle vostre mani. Siate degni di questo compito. Voi lavorate per restituire all'Europa la sua vera dignità: quella di essere luogo dove la persona, ogni persona è accolta nella sua incomparabile dignità" (Giovanni Paolo II, 23 novembre 1986. Convegno sul diritto alla vita e l'Europa)
Per
continuare a dire che l'embrione è uno di noi, il Movimento Per la Vita
Italiano organizza una grande manifestazione a Roma oggi, 20 maggio 2012.
Fin dal 1979 il Movimento Per la Vita ha voluto ricordare la triste ricorrenza del 22 maggio in cui la legge 194 (integralmente iniqua) ha introdotto l'aborto in Italia. Come hanno dichiarato i Vescovi italiani, all'indomani dell'approvazione della legge, non ci rassegneremo ad una legge che sino ad oggi ha permesso di sopprimere più di 5.000.000 di italiani.
Fin dal 1979 il Movimento Per la Vita ha voluto ricordare la triste ricorrenza del 22 maggio in cui la legge 194 (integralmente iniqua) ha introdotto l'aborto in Italia. Come hanno dichiarato i Vescovi italiani, all'indomani dell'approvazione della legge, non ci rassegneremo ad una legge che sino ad oggi ha permesso di sopprimere più di 5.000.000 di italiani.
In
occasione del Life-Day, nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, sarà dato l’avvio
formale all’iniziativa “Uno di noi”, promossa dai pro life di 20 Paesi. La
proposta, registrata dalla Commissione europea venerdì scorso – e quindi
sostanzialmente autorizzata – si concretizza nella richiesta al diritto
comunitario di proteggere il riconoscimento della dignità umana fin dal
concepimento.
La
possibilità di farsi veramente sentire dall'Europa è divenuta concreta dopo
l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Esso prevede che almeno un milione
di cittadini europei appartenenti ad almeno sette Stati possano ottenere una
discussione con la loro partecipazione dinanzi alle istituzioni europee.
Le
procedure lasciano supporre che verso la fine di maggio potrà esservi l'assenso
degli uffici preposti e quindi si potrebbe procedere all'avvio effettivo della
raccolta delle adesioni, che dovrà avvenire non solo in Italia e in altri sei
Paesi, ma in tutti i 27 Paesi dell'Unione europea.
Il
1° aprile, primo giorno in cui era giuridicamente possibile proporre la
richiesta, è stata presentata la domanda affinché ogni essere umano sia
riconosciuto come "uno di noi" fin dal concepimento in ogni azione
svolta direttamente dall'Unione europea.
Ma
il vero miracolo era accaduto il 29 marzo a Bruxelles, quando, in una aula del
Parlamento europeo, più di trenta movimenti per la vita in rappresentanza di 21
Paesi dell'Unione europea, si sono riuniti ed hanno formalmente costituito il
Comitato promotore dell'Iniziativa europea.
La
proposta che i pro life fanno, attraverso il quesito che sarà sottoposto
all'adesione popolare, è di estendere "la protezione giuridica della
dignità, del diritto alla vita e dell'integrità di ogni essere umano fin dal
concepimento in tutte le aree di competenza della Ue". In particolare si
chiede alla Ue di porre fine al finanziamento di attività che presuppongono la
distruzione di embrioni umani nei settori della ricerca, nei programmi di
riduzione delle nascite e nella pratiche di sanità pubblica che presuppongono
la violazione del diritto alla vita.
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