Lettera ad una consorella figlia di San Camillo (5) Vangelo del giorno

Nella sua Misericordia...Per la Misericordia!

Quinta lettera del giorno 12/02/2016  

Digiunare

Sorella carissima, 
Oggi è venerdì, il primo venerdì di questa Quaresima. È già il quinto giorno della settimana. Quanto scappano i giorni! Lettera dopo lettera, già siamo alla penultima! Domani ti manderò l'ultima per completare l'elenco e cosi abbiamo ancora consumato una settimana della nostra vita. La vita passa sorella, i giorni filano senza che se ne accorgiamo. Il più importante è viverli per Dio e in Dio. Ricordati che l'uomo muore se passa il tempo a coltivare se stesso; vive se non pensa più a sé, ma al fratello e a Dio. auguriamoci a vicenda una vita sempre in Dio e fondata sulla sua parola.  
Ecco, era solo per iniziare, ma come dice uno scrittore, "smettiamola di insistere sull'uomo. È l'ora di pensare a Dio" E che cosa ci dice Dio oggi nel Vangelo? penso una sola parola, DIGIUNARE!
Ti devo confessare che per molto tempo soprattutto da ragazzino, era il verbo che odiavo di più e appunto non volevo crescere perché toccava di più agli adulti che ai ragazzini. Per fortuna crescendo, mi sono istruito a riguardo e ho capito. Ti posso dire quindi che"Il digiuno è inutile e anche dannoso per chi non ne conosce i caratteri e le condizioni'' (Giovanni Crisostomo). 
Digiunare significa privare il nostro corpo di ogni cosa che lo impedirebbe di innalzarsi, di essere libro e leggero. Intuisci subito che si può parlare di un "digiuno fisico" e "un digiuno spirituale". Qual è il più importante? spesso si dice lo spirituale. Io dico tutto e due. 
Perché il digiuno fisico? perché in paradiso, si digiunava! forse mi dirai: "fratello, su, andiamo piano"... non preoccuparti che te lo spiego subito! Già nelle prime pagine della Sacra Scrittura il Signore comanda all'uomo di astenersi dal consumare il frutto proibito: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire" (Gn 2,16-17). Commentando l'ingiunzione divina, san Basilio osserva che "il digiuno è stato ordinato in Paradiso", e "il primo comando in tal senso è stato dato ad Adamo". (cfr Sermo de jejunio: PG 31, 163, 98)
Privarsi del cibo materiale che nutre il corpo facilita un'interiore disposizione ad ascoltare Cristo e a nutrirsi della sua parola di salvezza. Al tempo stesso, il digiuno ci aiuta a prendere coscienza della situazione in cui vivono tanti nostri fratelli. 

Perché un digiuno spirituale? dice Papa Benedetto XVI: "Poiché tutti siamo appesantiti dal peccato e dalle sue conseguenze, il digiuno ci viene offerto come un mezzo per riannodare l'amicizia con il Signore". Ecco sorella, una quaresima per digiunare anche. E perché il digiuno sia vero -come lo dice san Giovanni Crisostomo- non può esserlo solo a parole, ma si deve digiunare con gli occhi, con le orecchie, con i piedi, con le mani e con tutto il corpo, con tutto ciò che è interiore ed esteriore.
Digiuni con le tue mani mantenendole pure nel servizio disinteressato agli altri. Digiuni con i tuoi piedi non essendo tanto lento nell'amore e nel servizio. Digiuni con i tuoi occhi non vedendo cose impure, o non concentrandoti sugli altri per criticarli. Digiuna da tutto ciò che mette in pericolo la tua anima e la tua santità. Oltre a digiunare con la bocca, devi digiunare dal dire qualsiasi cosa che possa fare male all'altro, perché a cosa ti serve non mangiare carne se divori tuo fratello e tua sorella? Digiuniamo quindi da tutti gli atteggiamenti contrari alla virtù perché le anime consacrate a Dio mortificate su questo punto,  posseggono il vero spirito religioso (M. G. Vannini Lett. 68 )


Buon cammino nella sua Misericordia e per la Misericordia
Un confratello figlio di San Camillo
Padre Modeste                      

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