"Valle dell'Inferno" 2 febbraio 1575, Gargano Conversione di San Camillo de Lellis"giorno sollennissimo della Purificatione della sempre Immacolata Vergine Maria, l'anno 25 dell'età sua..." http://www.sancamillo.org/Santuario_news/Con-Camillo-2-febbraio/2011-Conversione-S-Camillo.htm

Un Cuore di Madre

http://www.sancamillo.org/Camillo_e_tenerezza/Camillo_tenerezza_abstract.htm
Pioniere Sanitario
«Et hò visto ancora nell’Ospedale di S. Spirito di Roma e nell’Ospedale di Milano, che il detto Padre Camillo più volte lavò con le proprie mani molti infermi pieni di bruttezza, e te¬neva sempre alla cin-tola un Orinale, una Conchetta di Rame, una Broc¬chetta con un Bicchiere, et un Scaldaletto in mano per poter meglio servire gl’Infermi...»

La pulizia e l’igiene, di cose e persone lascia molto a desiderare; anzi l’uso dell’acqua e l’aerazione delle corsie è sconsigliata perché ritenuta nociva alla salute. Camillo ha una intuizione del sano concetto d’igiene e salute, che solo più tardi: l’igiene e la pulizia sono condizioni essenziali per una prevenzione e lotta efficace a tante malattie, che portano alla morte. Così ristabilisce al S. Giacomo e al Santo Spirito l’uso di lavare i piedi agli ammalati prima di metterli a letto.
Frequenza mistica con il Crocifisso:
«Camillo rinchiudendosi tutto nel Ss.mo Costato del Crocifisso ivi si tratteneva, ivi dimandava gratie, ivi scopriva i suoi bisogni, et ivi faceva alti e divini colloquij col suo amato Signore...»

Ed è da questo Papa, che rispondendo nel nel Concistoro 18 aprile 1746, all'interrogativo se classificabile “Martirio” oltre alla causa della “effusio sanguinis in odium fidei” anche quello di “Carità”, che leggiamo dell'alta stima e valutazione che aveva della Carità di SAN CAMILLO, affermando che «non avremmo certamente potuto trovare modello più eminente da classificare tra i martiri della carità, che la vita e le virtù che onorano il Beato Camillo de Lellis...»
http://www.sancamillo.org/Crocifisso-Camillo_del_MARATTA/Crocifisso-conforta-San-Camillo_del_MARATTA.htm
Celebrando 125 ANNI delle «Figlie di San Camillo»...
...si fa "memoria "che alle prime ore del 2 febbraio 1892 mattino nel «Cubiculum» , la piccola "Infermeria" dove morì San Camillo il 14 luglio 1614 nella casa di S. Maria Maddalena, il camilliano P. Luigi Tezza vedeva realizzato l'ampliarsi di quel "Sogno del Santo Padre Fondatore" nella Fondazione di una «Compagnia di Donne Consacrate che non per mercede ma volontariamente e per amor d'Iddio servissero gli ammalati con quella charità et amorevolezza che sogliono far le madri verso i lor proprij figliuoli infermi»: la giovane Giuditta Vannini, che al secolo lasciava il nome «biblico e profetico di Donna forte» avuto al Battesimo per imporsi quello di San Giuseppe "Patrono dei Morenti", indossava con due Aspiranti lo "Scapolare con la Croce Rossa di San Camillo" e riceveva la Benedizione di P. Giovanni Mattis, Superiore Generale dei "Ministri degli Infermi".
Così ebbe iniziò la gloriosa storia della Congregazione di Anime Consacrate, dalla chiesa stimate e denominate "Figlie di San Camillo"
Grazie di cuore a Padre Felix Pierre, camilliano per questo bellissimo riassunto di storia camilliana.
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