Buon Triduo Pasquale a tutti.

Il Triduo inizia domani con la Messa “in Coena domini” e si conclude con i vespri della Domenica di Risurrezione. Poi viene la Pasquetta ma questo – ha aggiunto – è un giorno post liturgico: è la festa familiare, la festa della società. Il Triduo - ha spiegato il Santo Padre - segna “le tappe fondamentali della nostra fede e della nostra vocazione nel mondo”

Tutti i cristiani sono chiamati a vivere i tre Giorni santi come, per così dire, la “matrice” della loro vita personale, della loro vita comunitaria, come hanno vissuto i nostri fratelli ebrei l’esodo dall’Egitto.

l Triduo non finisce “con la colomba, con le uova, con le feste” perché dopo la Pasqua inizia il cammino della missione, ispirato dall’annuncio “Cristo è risorto”. Questo annuncio – ha affermato Francesco - è “il centro”, il “nocciolo”  della nostra fede e della nostra speranza:


L’unico che ci fa rinascere di nuovo è Gesù Cristo. Nessun altro. E per questo non si deve pagare nulla, perché la giustificazione – il farsi giusti – è gratuita. E questa è la grandezza dell’amore di Gesù: dà la vita gratuitamente per farci santi, per rinnovarci, per perdonarci. E questo è il nocciolo proprio di questo Triduo Pasquale.

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani inizia il Triduo Pasquale, fulcro dell’anno liturgico. 
Riflettete sul prezzo di sangue pagato dal Signore per la salvezza. 
Il Venerdì Santo vi insegni la pazienza nei momenti di croce e la Domenica di Risurrezione vi riempia della gioiosa vittoria riportata da Cristo su tutto quanto è contro la vita e il bene nel mondo.

(Papa Francesco, Udienza mercoledì 28 marzo 2018)


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