1° TLC Musicale Nazionale a Roma. Evangelizzare con la musica. I giovani agente di cambiamento, costruttore di pace e unità nel mondo

Per la prima volta a Roma dal 8 - 11 febbraio di questo anno si è svolto nella Villa Campitelli della Diocesi di Frascati un TLC musicale (che più sotto spiego meglio cosa sia). Perchè pubblico adesso? Perchè pochi giorni fa precisamente nell'Aula Paolo VI del Vaticano si è concluso il III Incontro Internazionale delle Corali in Vaticano, e nel messaggio rivolto ai partecipanti il Papa Francesco ha detto:

"La vostra musica e il vostro canto sono un vero strumento di evangelizzazione nella misura in cui voi vi rendete testimoni della profondità della Parola di Dio che tocca il cuore delle persone, e permettete una celebrazione dei sacramenti, in particolare della santa Eucaristia, che fa percepire la bellezza del Paradiso. Non fermatevi mai in questo impegno così importante per la vita delle nostre comunità; in questo modo, con il canto date voce alle emozioni che sono nel profondo del cuore di ognuno. Nei momenti di gioia e nella tristezza, la Chiesa è chiamata ad essere sempre vicina alle persone, per offrire loro la compagnia della fede. Quante volte la musica e il canto permettono di rendere questi momenti unici nella vita delle persone, perché li conservano come un ricordo prezioso che ha segnato la loro esistenza."

Queste parole mi hanno ricordato il primo Corso musicale realizzato a Roma al quale ho partecipato con grande voglia di sapere cosa era, conoscevo il CVC pero non sapevo che dentro di quella scia c'era uno musicale. E posso dire che le parole di Papa Francesco nel testo sopra citato, l'ho sentite prima in quel corso, dove insieme ad altri giovani ci siamo trovati 4 giorni, chiusi a studiare il rito della Messa. Imparare a partecipare alla Eucaristia in modo serio e rispettoso della liturgia.

Abbiamo vissuto giorni di "Paradiso" guidati dal Direttore del Corso Salvo Di Giuseppe, il Direttore Spirituali don Gabriele Casu; e ognuno dell'equipe sia quelli da Cagliari, sia da Sanremo. Con loro anche i maestri Pasquale D'Argenio, don Matteo Zambuto e Suor Livia delle Figlie di San Paolo.

C'erano giovani da Roma Nord, Roma Sud, Pavia, Barletta, Como, Albenga, e Ragusa, Cagliari e Sanremo.

Ringrazio Dio per questo bellissimo incontro, ho imparato tanto da tutti e vi porterò sempre nelle mie preghiere e cuore. La vostra missione di evangelizzare i giovani con la musica è un compito serio che comporta tanti sacrifici, ma i frutti si "sentono" ancora.

Cosa è il TLC

Breve spiegazione

Il TLCmusicale deriva dal metodo TLC (Treinamento de Liderança Cristã tradutto dal portoghese Corso di Vita Cristiana).

E un Corso di cristianità con la finalità di vivere, in un ambiente comunitario cristiano, un’autentica esperienza di condivisione e di crescita con l’obiettivo di approfondire l’argomento Liturgia e nello specifico della musica nella Liturgia. Non è un TLC ma una sua elaborazione, cosa che lo differenzia sostanzialmente da esso nel contenuto, pur mantenendo saldo il fondamento sulla convivenza e spiritualità.

La base del TLC musicale è l’Eucaristia. Durante i tre giorni si approfondiscono argomenti liturgici e si prepara quello che sarà il risultato finale: una messa ben animata, approfondita, vissuta e condivisa da tutti gli attori, animatori, liturgisti, tecnici e, non ultima, l’assemblea.

L’obiettivo del Corso è studiare la Liturgia e costruire la Santa Messa del rientro, scopo del corso è formare degli animatori che possano riportare nelle loro comunità parrocchiali quanto appreso.

Finalità fare un’esperienza di vita cristiana comunitaria e intercomunitaria, gustare e vivere appieno la dimensione comunitaria e intercomunitaria dell’Eucaristia.

Questo tipo di Corso anche può rispondere alle esigenze dei giovani oggi, come hanno chiesto durante il lavori del Sinodo dei giovani: "Dateci una liturgia più bella e partecipata, affinché attraverso la liturgia possiamo fare esperienza di Dio".

I Padri Sinodali ricordano, poi, l’importanza di rivitalizzare la Messa, le preghiere quotidiane, i sacramenti, che rappresentano un modo per attrarre i giovani, renderli parte attiva della vita della Chiesa, favorendo il loro protagonismo. Nelle celebrazioni liturgiche, quindi, l’attenzione andrà posta all’utilizzo più coinvolgente della musica, così come alla catechesi e alle omelie: non basta la memorizzazione di preghiere e formule – dice il Sinodo – serve una predicazione gioiosa ed ispirante, perché i giovani devono capire con la testa e credere con il cuore. Solo in questo modo, infatti, potranno essere i primi apostoli dei loro coetanei. Agente di cambiamento, costruttrice di pace e unità nel mondo, la gioventù va considerata un luogo teologico, in cui la Chiesa si riconosce.