Grottaferrata: Messa in Suffragio per Padre Leocir

Pomeriggio ore 18:00. Cappella della casa generalizia delle Figlie di San Camillo, celebrazione eucaristica in suffragio di padre Leocir, presieduta da padre Modesto e concelebranti padre Scalfino e padre Clemente, francescano (predicatore degli Esercizi Spirituali in corso). Con la partecipazione di tutta la comunità di Grotta e le sorelle esercitanti, padre Francisco, fratel Antonio e fratel Marco (camilliani).


Omelia Messa con le FSC
In suffragio per Padre Leocir Pessini, 
Superiore Generale MI
24/07/2019

Padre Leocir PESSINI, 60° Superiore Generale del nostro Ordine, è entrato nella vita divina.  64 anni di vita cui 44 anni di vita religiosa, 39 anni di vita sacerdotale. 

È tornato dal Padre stamattina presto dopo un lungo “viaggio nel deserto” iniziato il 3 settembre 2018. Padre Leocir ha sofferto tanto in questi ultimi mesi. Ma chi ha avuto l’opportunità di incontrarlo o di leggere le sue lettere, ci si accorge chiaramente che ha vissuto con profonda fede e semplicità questo momento difficile e particolare. L’esperienza della malattia è sempre una prova difficile perché inaspettata, debilitante non che troncante… una esperienza ancora più deprimente quando sei in caricato a tante responsabilità come la guida di un Ordine! Ciò nonostante, il suo modo di affrontare questo lungo percorso e quanto scrive non ci lasciano indifferenti, anzi, è una testimonianza forte. 

Nella sua prima lettera ai confratelli circa la sua salute, scriveva:  “in questa giornata nel deserto, cammino con la necessaria serenità, estrema prudenza, pazienza, fede e speranza. Nel mio cuore – durante questo tempo di attesa, di quiete come anche di inquietudine-, sto realizzando un viaggio interiore, umano e spiritualmente molto arricchente. Ho una convinzione profondissima: “il Signore è il mio pastore e non mi manca nulla… anche se devo attraversare la valle oscura…(insicurezze, paure, dubbi sul futuro della vita, lunghe notti di veglia, a volte senza dormire…), non avrò paura, perché tu sei al mio fianco”.

La sua fede e la sua semplicità alla scuola della malattie è un richiamo per noi in quanto missionari nel mondo della salute. È facile fare l’esperto o il professore in pastorale della salute o in teologia della consolazione! Non è altrettanto ovvio essere paziente o lasciarsi accompagnare e consolare! Siamo grati al Signore che ha concesso al nostro carissimo confratello di vivere questo momento come occasione di crescita spirituale e umana, un secondo noviziato vissuto con profondità e serenità. 

Nella sua seconda lettera scrive: “Questo viaggio nel deserto è stato ed è tutto contrassegnato da alcuni momenti drammatici di KENOSIS, ma per fortuna anche da preziosi momenti di KAIROS.
Confesso che in questo viaggio “esistenziale” si diventa molto sensibili, come un “radar ad alta definizione” e i nostri stessi valori spirituali cambiano ed emergono a fior di pelle!  Mi sono permesso anche di cambiare la forma del Padre Nostro. Dopo aver invocato la santificazione del suo nome, la venuta del suo regno, e l’accondiscendenza alla sua volontà,… mi sono concesso di pregare cosi: “dacci oggi il pane della salute quotidiana…”

Dobbiamo compiere con umiltà questo silenzioso viaggio interiore per “reinventare, la dimensione personale esistenziale e spirituale”, in questo Getsemani, cercando con tutte le forse, le necessarie risorse per diventare resistenti, per non correre il serio e reale rischio di cadere in depressione o di cedere al pessimismo, ribellandosi, percependosi abbandonati da Dio, isolandosi o tacendo!”

Ho preso qualche tratto dei scritti di Padre Leo per esprimere solo quanto il Signore gli dato di vivere con profondità e di crescere nell’intimità con Lui durante questo percorso di sofferenza. Siamo grati al Signore per la testimonianza umile, umana e veramente spirituale che Padre Leo ci ha lascia con l’esperienza della sua malattia. 

Venite, benedetti del Padre mio,  quando mai? Dove? Come?... ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

Conosciamo molto bene questo passo evangelico, molto caro a noi camilliano, una pagina fondatrice del nostro carisma e della nostra spiritualità. Non basta conoscere Cristo, bisogna riconoscerlo e servirlo nei piccoli, nei poveri, negli ammalati, nei bisognosi.

Solo Dio conosce il cuore di ogni persona, solo lui sa e può valutare ogni vita umana. La sua misericordia è senza limite, nulla, né la malattia né la morte, nulla può separarsi dal suo amore! Padre Leo ha amato Cristo, ha dato la sua vita per gli altri, ha dato la sua vita per la sua Provincia brasiliana,ha dato la sua vita all’Ordine. Ha cercato in quanto camilliano e malgrado la sua fragilità umana,tutti ne abbiamo, di riconoscere Cristo e di vivere per Lui dedicandosi ai più bisognosi. Possa il Dio della Vita accoglierLo tra i benedetti, tra i beati del Cielo, insieme al nostro padre fondatore San Camillo, insieme ai nostri confratelli e consorelle camilliani che si sono spesi per gli ultimi e adesso vivono in Dio.

Questo momento triste, difficile e inquietante del nostro Ordine è sicuramente anche un momento di grazie in cui Dio ci parla! Cerchiamo di ascoltare e accogliere il messaggio di Dio. Momento di grazia prima perché Padre Leo che conosce molto bene L’Ordine e che ha guidato per 5 anni, adesso dal cielo saprà più che mai intercedere e lavorare ancora più efficientemente per tutta la Famiglia camilliana. Momento di grazia perché ogni morte produce vita e ogni sofferenza offerta ottiene da Dio grazia e benedizione. Il suo ritorno nella casa del Padre sia per tutti noi sorgente de grazia e di benedizione.

“lo sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcuna altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.”

+L’Eterno riposo dona a lui o Signore
Ed splende a lui la luce Perpetua

Riposi in Pace. Amen
p. Modesto Ouedraogo



Uniamoci in preghiera

Veglia e sepoltura di p Leocir Pessini
25 luglio
12 h - arrivo del feretro - Messa di accoglienza
15 h - ora della misericordia
15° - messa
18 h - vigilia
19 h - Messa
21 h - Messa
23 h - Veglia di preghiera per la Pasqua del p. Leocir
26 luglio
00 h - Messa
3 h - Ufficio delle letture
6 h - Lodi
7 h - Messa
9 h - Messa - presieduta dal cardinale arcivescovo di San Paolo

Poi sepoltura al cimitero del Santissimo Sacramento.

Indirizzo della veglia
Parrocchia Madonna del Rosario
AV. Pompei, 1250 l quartiere Pompei l San Paolo - SP

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