Mese di San Camillo sulle orme del Santo della carità

In questo tempo approfondiremo la vocazione del Santo della Carità secondo il relato del padre Mario Vanti sul libro "Lo Spirito di San Camillo"


A custodire il gran dono della vocazione voleva che i novizi non si lasciassero mai trovare in ozio, perché, così facendo, non saranno assaliti dallo spirito di tristezza, il quale presto raffredda l'uomo dal buon proposito e se non gli fa perdere la vocazione lo fa almeno inciampare nella tiepidezza che ci rende disgustosi a Dio. 

In favore delle Vocazioni 

Dio favorì Camillo di un singolar dono d'intuizione per conoscere le vocazioni; ponendo la mano in testa agli eletti, ai dubbiosi, ai tentati, dava a ciascuno lume, infondeva coraggio, assicurava la perseveranza. 

Era risaputo che quando il Santo poneva la mano in testa a qualche giovane era come se gli dicesse: Voi avete da farvi religioso. Tanto accadde a Fabrizio Turboli, andando con due compagni a trovare Camillo all'ospedale dell'Annunziata a Napoli. « Da quel giorno - ci assicura il teste - mi venne la volontà di farmi religioso ». 

Qualche giovane ciò sapendo fuggiva, per timore che il Santo gli mettesse la mano in testa. Quanto gli premeva e s'adoperava a scegliere e sostenere le vocazioni, altrettanto pativa a veder anime infedeli disprezzare così gran dono. 

continua.....

vi aspettiamo tutti i giorni per conoscere di più San Camillo de Lellis 


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