Settembre Mese dedicato al Beato Padre Luigi Tezza

 26 settembre 

Ogni giorno pubblicheremmo parte della Tesi di Magistero in Scienze Religiose indirizzo catechetico La virtù della carità in Padre Luigi Tezza di Suor Haida Echevarria Schmidt. 


continua di ieri pag. 71 - 72

Questo spirito di carità e di dedizione Padre Tezza lo viveva intensamente e gioiosamente verso gli infermi, «come è bella e cara al Signore la carità che soffre e s'immola» Bellezza contemplata alla luce della fede, è la bellezza della carità, di una carità che s'immola come quella di Cristo Gesù in croce. Un volto sfigurato, sanguinante, un corpo lacerato, inchiodato quale bellezza può avere? Quando noi «soffriamo» e ci «immoliamo» per amore, allora riproduciamo nel mondo questo mistero di Cristo: soffrire e offrire per la salvezza del mondo, di tutti gli uomini. 

L'espressione: «come è bella e cara al Signore la carità che soffre e s'immola» è molto densa di significato, perché fa vedere come il servizio deve essere accostato al sacrificio, compiuto con generosità e non vissuto come un peso portato mal volentieri; occorre scoprirne la bellezza, che ovviamente viene data dalla grazia di Dio. Allora non siamo più di fronte a un piano naturale come l'amore di una madre per il proprio figlio o di una sposa per il suo sposo, ma a uno soprannaturale dove con l'amore stesso che viene da Dio ci si offre a tutti i sofferenti e a tutti i malati. 

Espressione che in sintesi riassume il concetto di salute: un servizio diretto al malato concreto, utilizzando tutti i mezzi possibili per curarlo, servirlo, badando alla salvezza della sua anima e, nello stesso tempo, amare, servire e glorificare Dio nostro Signore. In realtà la prospettiva del Tezza è quella di una assistenza sanante e portatrice di salvezza, come la teologia contemporanea effettivamente la intende, collegando la salute alla vita dell uomo e la vita dell uomo al progetto salvifico, concretizzato in Gesù Cristo.  

La carità trasmessa 

La Chiesa in tutto il suo agire, continua l'azione di salvezza di Gesù. La vita che la Chiesa è chiamata ad annunciare «è la pienezza del dono della grazia che riempie il vissuto totale dell uomo, assumendo la sua vocazione alla salute per trasfigurarla in vocazione alla salvezza, per farla diventare un servizio di amore alla salute dell'uomo, di tutto l'uomo e di tutti gli uomini. Ogni teologia sacramentale è teologia di carità e rimanda alla carità come alla sua forma propria di manifestazione e di realizzazione». 

La carità per sua natura è dinamica; l'amore vero è espressione e frutto di docilità ai segni dei tempi; consenso a lasciarsi ferire dalle necessità degli ultimi (Cf. Mt 25, 31). La carità fa crescere nell'inventiva. La storia ricorda che là dove emergono nuovi bisogni, fiorisce la profezia della vita religiosa; anche se non sempre è in grado di dare risposte concrete e pienamente soddisfacenti, essa è però presente con un intervento che sa curare, consolare, amare. 

continua fino a fine mese!



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