Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

26 ottobre

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.   


Le costituzioni 

Madre Vannini ha dato alla Chiesa un valido apporto con la creazione di una famiglia religiosa, ispirata al Vangelo e al carisma camilliano; una famiglia che si prendesse cura dell'assistenza degli infermi in un momento di particolari carenze di presenza dello stato, nonché di evoluzione in campo socio-sanitario. L'intuizione e la risoluzione del pressante problema sanitario, evidenziate nella profonda sensibilità di P. Tezza, costituirono l'idea­ madre trasmessa e recepita dalla Vannini, posta a fondamento e nucleo della nascente famiglia religiosa femminile camilliana. Fin dall'inizio, quando era una tenera pianticella nel campo assistenziale socio-sanitario del tempo, l'opera dei due Fondatori si rivelò provvidenziale ed efficace. 

Con l'arrivo delle nuove leve che si univano al primo nucleo, si rendeva necessaria una regola di vita con i vari capitoli riguardanti la formazione, la disciplina, il buon andamento e l'attività specifica della nascente comunità. A tale scopo, P. Tezza preparò un testo di Regole e Costituzioni con cui trasmettere in forma chiara e incisiva l'idea fondamentale e il modus vivendi della nuova comunità. Due testi costituzionali successivi furono elaborati mentre la Fondatrice era ancora in vita. 

1. A un anno appena dalla fondazione dell'Istituto, il padre Fondatore P. Tezza compila nel 1893 il testo delle Regole e Costituzioni delle Figlie di San Camillo. La prima parte, dal titolo Regole comuni, è presa ad litteram dal testo delle costituzioni dei Camilliani del 1848; la seconda parte, dal titolo Costituzioni è composta direttamente dal Fondatore. 

Le Regole comprendono 88 articoli, che non hanno sottotitoli; si inizia con la Regula vitae data da San Camillo; si continua con l'accenno all'ingresso nell'Istituto e si termina con le norme dei suffragi per le sorelle, benefattori e assistenti defunti. 

Le Costituzioni si suddividono in quattro sottotitoli: 

1) Scopo e forma della Congregazione; 
2) Governo della Congregazione; 
3) Ammissione; 
4) Amministrazione dei beni. 

Il primo sottotitolo comprende quattro articoli che trattano: della finalità della Congregazione, della qualità dei membri, dei voti, del tipo dell'abito da usarsi, dell'alta sorveglianza che eserciterà la Consulta Generale dell'Ordine e della direzione dell'Istituto a carico di una Superiora generale, assistita dal suo Consiglio. 

Il secondo sottotitolo, nei primi articoli, delinea i requisiti di ci che viene eletta nei Capitoli generali alla carica di Superiora generale, e così pure le qualità delle Consigliere generali; mentre gli altri articoli trattano del Capitolo generale. 

Il terzo sottotitolo sulle «Ammissioni», si compone di nove articoli, tre dei quali trattano delle aspiranti, postulanti, novizie e dei voti temporanei; nell'ultimo articolo, vengono date le disposizioni circa la dimissione dall'Istituto. 

Il quarto sottotitolo sull'«Amministrazione dei beni», ha sei articoli, che sono di natura giuridico amministrativa. 

continua.....


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