Prima Domenica di Quaresima: Gesù è tentato nel deserto
Lc 4, 1-13
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.
".... dí a questa pietra che diventi pane"...; ... "Ti darò tutto questo potere" ....; ... "gettati giù di qui "...! Sono le tre espressioni che riassumono le tentazioni di satana a Gesù.
In esse ravvediamo la tentazione ad avere tutto e subito, la tentazione a conquistare le scene e, infine, la tentazione a farla finita.
Satana vuole illudere e far perire. Gesù risponde: ... "Non di solo pane vivrà l'uomo...il Signore Dio tuo adorerai... Non metterai alla prova".... Il "tutto e subito" si vince con parola e ascolto profondo; l'idolatria del palcoscenico col ricordarsi che nessuno può ergersi a Dio, (altrimenti scatena guerre!); la tentazione di farla finita col riguardare a Colui che è l'autore della vita senza toni di sfida.
La Prima Domenica di Quaresima ci ricorda dove e perché vi è un vero combattimento, una lotta o battaglia che viene definita "spirituale": è nel cuore dell'uomo, il quale viene tentato di sostituirsi a Dio stabilendo vita, morte e metamorfosi delle cose.
Le guerre sono le rappresentazioni più plateali di essere pienamente presi da tali tentazioni di onnipotenza. Satana tenta Gesù, vero uomo e vero Dio. Ma tenta anche noi, nessuno escluso, pienamente umani ma abitati dallo Spirito Santo che pur ci conduce nel deserto per essere, come Gesù, trionfatori.
E le armi per trionfare, come detto, restano quelle fornite ad ogni Quaresima da secoli: il digiuno (rinuncia e consapevolezza che non possiamo ottenere tutto); la preghiera (presa di coscienza che abbiamo bisogno di Dio); la carità (presa di coscienza che abbiamo bisogno degli altri e gli altri di noi).
Mille benedizioni,
Buona Quaresima!
P. Alfredo, M.I.
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