27 settembre Ospedale Vannini Celebrazione Eucaristica

27 settembre 2023 Ospedale Vannini, ore 18.00

Peregrinatio Reliquia del Beato Luigi Tezza 

Celebrazione Eucaristica Giornata per le Ostetriche Tecnici Fisioterapisti e OSS, presieduta da Don Suawek cappellano dell'Ospedale Vannini.
 
Animata dal Coro della Parrocchia Madre della Misericordia. 

Omelia di Don Suawek

La missione dei Dodici descritta in questi versetti (cf. Lc 9,1-6) pone chiaramente l’accento sulla forza e il potere ricevuto direttamente da Gesù, escludendo, nel modo più radicale possibile, qualunque altro appoggio, cercato in vista dell’efficacia della missione ricevuta.

Quel Né, né,né ripetuto con tanta insistenza e severità non comporta alcuna eccezione, Gesù è categorico: Proprio nulla! L’affidamento alla forza e al potere del tutto spirituale.

Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi” ma a mani vuote.

In questo invito e in questa radicalità di Gesù c’è anche qualcosa di molto bello e molto incoraggiante, che, se veramente ci affidiamo alla parola di Gesù, ci porta tanta serenità.

Noi spesso ci sentiamo impotenti, persi o in imbarazzo sentendoci disanimati, quasi nudi di fronte alle persone che soffrono, che hanno bisogno di non sentirsi sole, o che semplicemente vorrebbero non pensare alle loro proprie condizioni, caschiamo in questa confusione perché facciamo troppo affidamento ai mezzi, alle preoccupazioni umane, alla logica, alla nostra preparazione professionale.

Non sono medico.
Non sono l’infermiere
Non sono l’OSS, e quindi non mi compete, non posso farlo, non so farlo.
Gesù ci fa capire che stare vicino a un malato, a una persona che soffre posso farlo anche solo con la mia umanità.

Non con le parole ricercate, gonfie, quasi le sentenze di sapienza (proverbiale), 
con “chi sono io”, ma semplicemente curare con il cuore umano con:
io voglio stare vicino a te
voglio stare con te
voglio sentire e condividere quello che tu senti e provi in questo momento

San Giovanni Paolo II in Salvifici Doloris, nella Lettera Apostolica sul senso cristiano della sofferenza umana ha scritto:

Le istituzioni sono molto importanti ed indispensabili, tuttavia, nessuna istituzione può da sola sostituire il cuore umano, la compassione umana, l’amore umano (…) Cristo allo stesso tempo ha insegnato all’uomo a far del bene con la sofferenza e a far del bene a chi soffre

Unica ricchezza vera, la ricchezza che conta è il comportamento, la capacità di relazionarsi con chi soffre, l’umiltà di stare vicino, di stare con, di esserci:
-il gesto, la parola, il tempo,
-quel fermarsi di fronte ad una persona non per curiosità ma per disponibilità,
-non per dare qualcosa, ma attraverso un sentimento sincero fare il dono di noi stessi.

Fermarsi e commuoversi, con l’amore per sprigionare nell’uomo l’amore.

San Camillo diceva:
L’amore è la forza motrice nel economia della grazia: esso procede dalla preghiera e conduce all’azione. Amo non con le parole, ma in opere e verità. Gli ospedali sono le nostre miniere d’oro e d’argento, sono giardini fioriti (…) servire, consolare in ogni sorta di bisogno spirituale e corporale

Padre Luigi Tezza:
Non ad alcuni soli, ma a tutti disse Dio: siate santi. La santità deve essere dunque a tutti accessibile. In che consiste? A fare molto? No. A fare grani cose straordinarie? Neppure. Non sarebbe di tutti né di ogni momento. Dunque: è fare il bene, e questo bene BEN FATTO, nella condizione nello stato i cui ci ha posti  Iddio. Nulla di più, nulla al di fuori di ciò













Coro Parrocchia Madre della Misericordia

Commenti