Casa Madre Preghiera nell’anniversario della morte di Santa Giuseppina Vannini

Casa Madre Roma, 23 febbraio 2024

“Cercate la santità nella semplicità”

Con questo invito di Madre Giuseppina ha inizio il breve incontro di preghiera preparato dalle sorelle della comunità di Casa Madre di Roma, per i giovani volontari che collaborano con loro nella missione di carità, nella stanza-museo dove Santa Giuseppina Vannini è nata in Cielo il 23 febbraio 1911.

Nella cappella, dopo l’ascolto del vangelo secondo Luca nel quale si fa un invito: invito che ha trovato posto nel cuore, nella mente e poi nella dinamicità che ha caratterizzato madre Giuseppina

“Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. Luca 6,36-38

E si condividono pensieri ed esempi di vita di madre Giuseppina: 
“pensiamo sempre bene degli altri e persuadiamoci che agiscono sempre per retto fine”
“se non possiamo scusar l’azione scusiamo l’intenzione”

“Benché la Comunità fosse povera, non si rifiutò mai di aiutare chi si trovava in bisogno. Ai malati poveri forniva medicine, biancheria, alimenti ed anche danari provenienti da persone abbienti. A chi cercava di impedirle di compiere personalmente questi atti di carità, essa diceva: sono anche io figlia di S. Camillo”

Come un gesto di misericordia ciascuno scrive in un pezzo di carta ciò che è per sé misericordia e dopo lo scambia con chi ha affianco, il proprio biglietto.

In processione si sono recati alla stanza dove è morta la fondatrice e lasciato in un incensiere il biglietto ricevuto per chiedere l’intercessione di Santa Giuseppina per ottenere dal Signore il dono della misericordia.

Il momento più intenso di preghiera si è svolto durante l’ascolto del Vangelo secondo Matteo 25,31-40, fondamento nella spiritualità di madre Giuseppina e di ogni Figlia di San Camillo che ci rende possibile in modo semplice il rivestirsi di Cristo ed essere Cristo: a questo punto si consegna l’eredità ai giovani partecipanti.

“[…] ero malato e mi avete visitato […]  In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me

A continuazione leggono del 1° articolo del Secondo paragrafo delle costituzioni delle Figlie di san Camillo, per significare che ciascuno dei presenti ma soprattutto i giovani, in modo particolare ricevono l’eredità di madre Giuseppina, cioè il modo dinamico con il quale visse e insegno a vivere con amore e misericordia nella concretezza delle quattordici opere di misericordia corporali e spirituali. 

Le opere di misericordia risvegliano in noi l’esigenza e la capacità di rendere viva e operosa la fede con la carità. Sono convinto che attraverso questi semplici gesti quotidiani possiamo compiere una vera rivoluzione culturale, come è stato in passato. Se ognuno di noi, ogni giorno, ne fa una di queste, questa sarà una rivoluzione nel mondo! 
Papa Francesco, Udienza Generale Piazza San Pietro Mercoledì, 12 Ottobre 2016 



Vassoio con le opere di misericordia da consegnare






Santa Madre Giuseppina Vannini prega per noi

Commenti