Cremona: Casa di Cura San Camillo Auguri di Natale con il personale

Omelia di Don Anton Jicmon

Mancano pochi giorni al Natale e alla fine dì quest'anno. Perciò, prima di tornare nelle proprie parrocchie, nelle proprie famiglie per celebrare e vivere queste feste, o prima di andare in qualche posto di villeggiatura, celebriamo questa eucarestia insieme per rendere grazie al Signore per i benefici ricevuti nel corso dell'anno e per fare, alla fine di questa celebrazione, il tradizionale scambio di auguri.
Il Vangelo proclamato in occasione del nostro ringraziamento mette davanti ai nostri occhi un episodio molto conosciuto: la visitazione di Maria a sua cugina Elisabetta.
A partire da questo brano, dico alcune cose che possono essere spunti di riflessione in questi giorni, in cui ci prepariamo per la festa più bella dell'anno, per la festa del Natale.
Prima di tutto notiamo la generosità, lo spirito di servizio di Maria. Il Vangelo inizia così: "In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda... per trovare Elisabetta". Perché si mette Maria in viaggio? Lo sappiamo già: per servire, per aiutare sua cugina. Tenete conto che ciò che racconta il Vangelo si colloca subito dopo l'annunciazione della nascita di Gesù. Maria però, quando viene a sapere che la sua cugina sta aspettando un figlio, non pensa a se stessa ma agli altri. Va a trovare la sua cugina e lavora nelle faccende di casa con la massima semplicità e con allegria; e anche con raccoglimento interiore, perché sa che il Signore è con lei. Tutto resta santificato, nella casa di Elisabetta, dalla presenza della Vergine e del Bambino che porta in seno. La Vergine si dà totalmente a ciò che Dio le chiede. Immediatamente i suoi progetti personali sono accantonati per fare quello che Dio le prospetta. 
Non cerca scuse.
In Maria abbiamo la prova che la generosità è la virtù delle anime grandi, che sanno trovare la migliore ricompensa nel dare: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date". La persona generosa sa dare affetto, comprensione, aiuto materiale, e non esige che la comprendano, la amino, l'aiutino. Dà, e dimentica di aver dato.
Supplichiamo oggi la Vergine che ci insegni, a essere generosi, in primo luogo con Dio e poi nel servizio agli altri, a coloro che vivono e lavorano vicino a noi, nelle varie circostanze e nella vita ordinaria di ogni giorno.
La seconda cosa che voglio dire è questa: sottolineare alcune caratteristiche della generosità. Se è vero che la generosità con Dio deve manifestarsi nella generosità verso gli altri, è normale chiederci: Quali sono le caratteristiche della generosità? Ne sottolineo alcune:
  • è proprio della generosità saper dimenticare al più presto i piccoli screzi che possono verificarsi nella convivenza quotidiana;
  • è proprio della generosità sorridere e rendere la vita più amabile agli altri, anche se si sta vivendo un periodo di contrarietà;
  • è proprio della generosità giudicare con animo grande comprensivo il prossimo; farsi carico delle incombenze meno gradevoli del lavoro e della convivenza;
  • è proprio della generosità accettare gli altri così come sono, senza dare troppo peso ai loro difetti, e lo sappiamo che con un piccolo elogio alcune volte possiamo fare molto bene;
  • è proprio della generosità dare un tono positivo alla nostra conversazione e, quando occorra farne, a qualche piccola correzione;
  • è proprio della generosità evitare la critica negativa, spesso inutile è ingiusta;

Ecco mi fermo qua, perché ho detto già tante cose.

Continuiamo la nostra celebrazione e nei giorni che rimangono ancora al Natale, conserviamo nella mente l'immagine di Maria che è in attesa di Gesù e va ad aiutare sua cugina Elisabetta. La vita nuova che è germogliata in Maria, la mette in moto, la rende missionaria, la rende generosa e servizievole. Il Natale del Signore che ormai è vicino ci renda tutti missionari, generosi e servizievoli!
Alla fine di questa celebrazione, prima della benedizione desidero farvi gli auguri.

A tutti voi, dunque, che lavorate in questa clinica, ognuno 
secondo la propria preparazione e specializzazione
alla Superiora di questa casa, suor Anna, e alle nostre suore,
ai malati e al personale che trascorrerà queste feste qui, in 
clinica, grato per il servizio che svolgete in questa casa, 
accudendo malati e anziani, di cuore Vi auguro un 
Santo Natale e un Felice Anno Nuovo!

Buone feste a tutti!
















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