I giovani e il desiderio di una comunità in cui si può essere se stessi

[...] i giovani fanno sentire la loro voce: ci chiedono innanzitutto di esserci, di avere tempo per loro, di stare con loro in maniera informale; desiderano persone che li ascoltino, non organizzatori impegnati in altro. Non vogliono risposte, sanno bene che le risposte devono cercare dentro di loro, ci chiedono di aiutarli a fare emergere le loro domande, a saper dare un nome alle loro inquietudini, a fare un pezzo di strada con loro....


Ci ricordano anche che si matura e si cresce in una comunità. 
E come la desiderano? Aperta, gioiosa, unita, missionaria, dove si sente che si vuole bene, dove ognuno può essere se stesso e sa di avere un posto nel cuore dell'altro. Accompagnare è un'arte, l'arte di una comunità.

Avvenire 12/10/2018 Suor Alessandra Smerilli docente di Economia e uditrice al Sinodo. 




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