Incontro della Famiglia Carismatica Camilliana – Le relazioni fra di noi oltre ogni barriera: l’interculturalità

Relazione di Sr. Carmen Ros Norte, N.S.C. Sottosegretaria CIVCSVA



Il tema che mi è stato affidato è “Le relazioni fra di noi oltre ogni barriera: l’interculturalità"
Parlare di interculturalità non è facile, soprattutto non è facile trasmettere degli atteggiamenti più che delle idee, per essere aperti al diverso, per crescere insieme come famiglia e per arricchirci con la ricchezza delle diverse culture, che le nostre famiglie accolgono attraverso  i nostri fratelli e sorelle e attraverso i popoli ai quali siamo inviati.

Vorrei iniziare proponendovi un video molto molto breve che evidenzia la bontà e la ricchezza della diversità.

Oggi, in una realtà in cui in tutto il mondo si innalzano muri, si creano barriere per impedire l’ingresso a chi è “diverso” per colore, cultura, provenienza, siamo invitati a compiere dei gesti profetici, testimoniando che è possibile vivere insieme, pur se di culture e provenienze diverse. Le nostre comunità, luogo privilegiato di questa testimonianza, sono chiamate ad essere officine di comunione interculturale, modelli di reciproca valorizzazione ed accoglienza, nel rispetto vicendevole delle differenze, in un cammino di comunione e di integrazione che tende ad eliminare le barriere che quotidianamente erigiamo anche tra noi.

Passo a fare un brevissimo excursus sulla realtà della vita consacrata oggi e sul mondo in cui essa è inserita, perché le nostre comunità non sono estranee a quanto si vive oggi nel mondo, e forse ne sono anche fortemente influenzate.

La vita consacrata inserita nel mondo

Viviamo in un mondo di povertà disumanizzante. Lo scarto tra ricchi e poveri è sempre più grande. È scioccante sapere che ogni giorno un quinto della popolazione mondiale ha fame, e che ogni 250 secondi un bimbo muore di una malattia legata all’acqua… Tante sono le persone vittime di discriminazione a causa della razza, della religione, del sesso…,  senza numero le famiglie disastrate.

Viviamo in un mondo di conflitti e di guerre : conflitti sovente causati da questioni geopolitiche e territoriali, conflitti settari ed etnici, fondamentalismi religiosi (Boko-Haram, AQMI, Al-Shabbaab, ISIS…) e dall’avidità per le risorse rare e preziose. Ogni anno migliaia di persone muoiono nei conflitti armati e milioni di persone sono cacciate dalle loro case e diventano rifugiati…

La violenza nelle strade, nelle famiglie, l’insicurezza, la delinquenza giovanile, i crimini, la paura del terrorismo sono all’ordine del giorno e queste notizie coprono le pagine dei giornali e dei telegiornali.

Viviamo in un mondo di mega-migrazioni, di rifugiati e richiedenti asilo:  un’ondata migratoria che sfugge ad ogni controllo… e porta a leggi sulla sicurezza che sono anticostituzionali…  La chiusura delle frontiere provoca una crisi umanitaria… aumenta la xenofobia.


In questo contesto, i governi hanno perduto la fiducia della popolazione, a causa dei numerosi scandali di corruzione ; le restrizioni finanziarie sono accolte con fatica e si moltiplicano i tagli delle risorse destinate al welfare. La classe media tende a scomparire a profitto dei ricchi. La mancanza di veri leader, la perdita di credibilità dei partiti tradizionali lascia spazio a derive populiste.

Commenti