Madre Giuseppina Vannini nutrì una tenera devozione alla Madonna, a Lei ricorreva con fiducia: “Nelle tue mani, o Maria, rimetto ogni richiesta di grazie a Dio, sono sicura che tu l’esaudirai”.
Sentì tutta la bellezza della devozione alla Vergine Santissima fin dai primi anni, aveva perduta la mamma terrena e senz'altra guida che la sostenesse, vide Maria farsi incontro, proteggerla, difenderla e quindi portarla a Gesù.
La devozione alla Vergine non fu semplice fervore di giovinetta di collegio, ma forte sentimento dell’anima che conservò vivo nel cuore per tutta la vita.
Nelle feste della Vergine voleva che la Cappella fosse ben adorna; prodigava tutta se stessa nella preparazione più accurata di ogni particolare. Scriveva alle Comunità: "Ci avviciniamo alla festa dell'Immacolata Concezione, spero che anche in codesta Casa si faccia la novena di preparazione con molto fervore. Noi qui facciamo altrettanto. La Madonna benedirà certamente le nostre anime e le nostre forze, raccomandava alle sue figlie di tenersi strette al Cuore Immacolato di Maria e di raccogliersi fiduciose sotto il Suo manto materno".
La devozione della Fondatrice per la Vergine, non si fermava all'ammirazione, ma si spingeva fino alla più fedele imitazione, cercava di imitarne le virtù in particolare la purezza, l’umiltà e la maternità, pronunciando con generosità dinanzi ad ogni evento doloroso, il suo
immutabile “fiat”.
Il suo tenero amore a Maria cercò di infonderlo costantemente nelle figlie.
Diceva ad una sua figlia:
“Metta la perseveranza della sua vocazione fra le mani della SS.ma Vergine e nei momenti di tensione, di pena e d’apprensione, ricorra alla cara Madre del cielo, che saprà dissipare tutto e farla riuscire vittoriosa."
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Bellísimo!
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