26 settembre Festa del Beato Luigi Tezza sacerdote camilliano, fondatore delle Figlie di San Camillo

DAGLI SCRITTI DEL FONDATORE*

Figlie Carissime nel Signore, 

vi mando un affettuoso saluto ringraziando di tutto cuore Nostro Signore per la dolce consolazione
accordatami di aver riviste le mie care figlie e trascorso con loro alcune ore. 
Consolazione, purtroppo, rapida, come tutte le consolazioni di questa terra, e che, tuttavia, pur nel sacrificio della separazione e della lontananza cui sono destinato, mi lascia tutta la dolcezza della calma e della contentezza, nella felice costatazione d'aver operato affinché lo spirito del Signore regni in mezzo alle mie care figlie e che voi tutte abbiate il più grande desiderio e la volontà ferma di diventare sempre più vere e sante religiose. Questo è il mio più ardente desiderio per voi. 

Mi conforta il sapere che in generale tutte vi adoperate con impegno e santo fervore ad essere vere Figlie di S. Camillo, e questo mi basta e purché questo si verifichi sempre in ciascuna di voi dico sempre al Signore che sono disposto a qualunque sacrificio, anche a quello di non vedervi mai più sopra questa terra. Ma se questo dovesse essere, mi raccomando alla vostra carità, care Figliette, di ottenermi dalla Divina Misericordia di poter trovarmi con voi alla Stazione Finale; pregate assai perché il povero vecchio vostro padre non perda il treno, e possa un giorno essere sempre, sempre con voi.

Siate un cuor solo e un'anima sola nel Cuore SS.mo di Gesù: in questa unione troverete sempre con l'abbondanza delle consolazioni spirituali, forza coraggio ed anche mezzi materiali per sostenervi e dilatare sempre più la santa opera vostra. 

Conservatevi nella pace di nostro Signore e nella santa gioia della carità e unione reciproca e non dubitate, figlie mie, di essere care al cuore a Dio. Egli vi ama di un amore infinito e infinitamente efficace. Non dubitate. Coraggio e confidenza: rimanete a Dio fedeli nel vero spirito della vostra santa vocazione, e avrete per questo il Centuplo di quello che avete dovuto lasciare. Il Signore, come lo domando per voi ad ogni istante, vi custodirà come la pupilla del divino Suo occhio, e vi proteggerà sotto l'ombra delle sue ali, «Custodiscile Signore, come pupilla dei tuoi occhi, proteggile all'ombra delle tue ali divine». 

"Addio, mie dilettissime figliuole: vi benedico una ad una come fossi là in mezzo a voi, poiché anche se non mi potete vedere, veramente ci sono ed assai più che non possa dirvelo, e non dimenticate, ve ne scongiuro, le raccomandazioni di colui che è e sarà sempre invariabilmente tutto vostro"
aff.mo padre Luigi Tezza 


* Brani tratti dalle lettere: 42, 64, 24 




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