News canonizzazione: 20 ottobre Solenne celebrazione Parrocchia San Pio X

La terza domenica di ottobre è, per tutta la Chiesa, la Giornata missionaria mondiale. In questa domenica in cui il Santo Padre ci invita al dono di noi stessi, così come siamo, con tutta la nostra povertà offerta, don James ci ha invitato a celebrare insieme questa nuova santa della nostra parrocchia: Santa Giuseppina Vannini!!! e non poteva essere diversamente essendo la nostra parrocchia intitolata a San Pio X di cui la nostra Madre era figlia devota e personalmente amata. Moltissimi i fedeli che hanno accolto questo invito e hanno riempito la nostra parrocchia nel giubilo e nell’esultanza. 
Ci guidava la Parola di Dio di questa domenica che ci presentava la parabola della vedeva importuna. Ce l’ha spiegato con puntuale saggezza pastorale, il nostro parroco don James: “Per capire cosa è la preghiera dobbiamo iniziare dal capire cosa non è la preghiera: la preghiera non è avanzare richieste, la preghiera non è «dire le preghiere». La preghiera è fondamentalmente: «ascolto». Ascolto di Colui che parla, la preghiera è credere in Lui, con perseveranza, con coerenza. Non siamo noi a parlare, ma è Dio che ci parla e noi dobbiamo «ascoltare».”

“Giovanni Paolo II chi ha chiesto di aprire, anzi di spalancare la porte a Cristo; ecco, la preghiera è proprio questo – ci ha indicato don James – spalancare le porte del cuore a Cristo... La vedova del Vangelo, va dal giudice, sapendo che non era una buona persona, ma questo non l’ha scoraggiato. La vedova insistente continuamente importunava il giudice... E questo ci fa pensare: “Noi come ci mettiamo davanti a Dio? Abbiamo tale audacia? Abbiamo tale chiarezza? Abbiamo tale insistenza?” La vedova non perde di vista il suo obiettivo e Lei ottiene grazie al suo non arrendersi...”

“Perché il nostro cuore divenga il tempio vivo di Dio – ha continuato don James – dobbiamo  pregare senza arrenderci mai. Finché abbiamo le mani alzate la vittoria sarà nostra. Santa Giuseppina ce lo insegna chiaramente. Lei ha avuto tanti ostacoli nella sua vita e nella sua missione, ma ha inseguito il piano che Dio aveva su di Lei, quello di dedicarsi agli ultimi, agli abbandonati, ai poveri, ai sofferenti. 

Anche noi dobbiamo continuare nella ricerca dell’amore con una fede viva, resistendo come Madre Giuseppina: «Confido in Te, sono nelle Tue mani» era la sua continua preghiera. Pregare con perseveranza, con fiducia e amore... e il frutto della preghiera è la gioia! Perché nella preghiera noi lasciamo che quel raggio di Dio penetri nel mio cuore e mi trasformi in un raggio di luce.” 
“Vivere innamorati della Parola, innamorati della Preghiera, innamorati di Dio – ha concluso don James – Madre Giuseppina ci insegna ad essere innamorati di Dio, ad amare la semplicità, a vivere la carità e oggi benedici anche noi!!!”

Sì, perché come dice il Messaggio per la Giornata missionaria mondiale di quest’anno «chi ama è spinto fuori da sé» e Santa Giuseppina ci insegna proprio questo: a fare esperienza dell’amore di Dio per noi, ad essere perdutamente innamorati di Lui e ad amare nella semplicità e nel dono totale di noi stessi...
  
 Ingresso solenne della Reliquia consegnata in mano al parroco don James Edasery







 Luigi Raparelli, diacono della Diocesi di Frascati












 Suor Lydia da la sua testimonianza come missionaria in Cuba







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