Meditazione Novena di Natale Nona Meditazione: I BAMBINO

Nona Meditazione: IL BAMBINO
"Pace in terra agli uomini che egli ama" (Lc 2,14)
"Vi annunzio una grande gioia" (Lc 2,10)

      “Il cuore del presepe comincia a palpitare quando, a Natale, vi deponiamo la statuina di Gesù Bambino. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Nella debolezza e nella fragilità nasconde la sua potenza che tutto crea e trasforma. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque.” (Papa Francesco) Sorelle carissime, in silenzio, in adorazione, con stupore e meraviglia, entriamo nel santo Natale. Chiediamo che Natale sia Natale, nascita, rinascita, risveglio aurora, ritorno di luce, di vita, di Dio nella nostra vita, nella nostra umanità. 

      Il Natale, come dice il santo Cardinale Newman , «ci trovi sempre più simili a Colui che, in questo tempo è divenuto bambino per amor nostro; che ogni nuovo Natale ci trovi più semplici, più umili, più santi, più caritatevoli, più rassegnati, più lieti, più pieni di Dio»

      “Caro Gesù, si dice spesso che tu ci porti la Pace e la gioia come regalo di Natale. Io vorrei, invece, chiederti per me e per i miei simili, quale dono per questo Natale, proprio l'opposto: che ci tolga un po' di pace e ci faccia gustare la tristezza. 
      A Natale, Tu lo sai, è facile cadere nella trappola della soddisfazione. Ci si ritrova avvolti da un'atmosfera "anestetizzante" di dolcezza e di bontà che ci addormenta. Ci si sente in regola coi doveri religiosi perché abbiamo fatto una sosta in chiesa, o addirittura ci siamo affacciati al confessionale. Abbiamo sistemato - almeno, così ci illudiamo -, senza troppa fatica, i conti con la coscienza. Col risultato di concederci il certificato di "buoni cristiani". 
       Non riesco a convincermi che Tu sia sceso in terra perché noi avessimo una "buona coscienza". Semmai Tu vorresti che non ci sentissimo a posto, ci rendessimo conto dei nostri ritardi, prendessimo atto delle nostre clamorose inadempienze. Come si fa a essere tranquilli, sereni, imperturbabili, in pace, se ci ritroviamo ancora al punto di partenza nella nostra avventura di cristiani? Non abbiamo nemmeno mosso un passo nella direzione da Te indicata, nella direzione delle attese degli altri nei nostri confronti.        
      Signore, Ti chiedo qualche tormento, qualche inquietudine, qualche rimorso. A Natale vorrei ritrovarmi insoddisfatto. Contento, ma anche insoddisfatto. Contento per quello che fai Tu, insoddisfatto per le mie mancate risposte. Toglici, per favore, le nostre paci fasulle e metti dentro alla nostra "mangiatoia", sempre troppo piena, una brancata di spine. Mettici nell'animo la voglia di qualcos'altro. Svegliaci, ma non con la melodia degli angeli, bensì con un irritante segnale d'allarme

Ringraziamo padre Modesto per accompagnarci nel cammino di Natale verso Betlemme con le sue meditazioni!

Buon NATALE!



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