Settembre Mese dedicato al Beato Padre Luigi Tezza

11 settembre

Ogni giorno pubblicheremmo parte della Tesi di Magistero in Scienze Religiose indirizzo catechetico La virtù della carità in Padre Luigi Tezza di Suor Haida Echevarria Schmidt.


Continua di ieri pag. 49-51

«Oh! lo vorrei disfarle e stemperarle il mio cuore, in fervidi ringraziamenti, ma poiché non so trovare espressioni che valgono a infondere convenientemente la piena del mio sentire, s'abbia a ringraziamento questa non al certo esagerata, né menomata enfatica ma sincerissima manifestazione dell'interiore mio stato che tocca davvero mercé la divina grazia pella carità di V.P.M.R. l'apice di quella perfezione, di quella felicità che a un'anima sia data di godere sulla terra». Padre Tezza ringrazia facendo proprio il pensiero del suo formatore, sforzandosi di curare e sviluppare i beni ricevuti per condividerli con gli altri. 

La gratitudine è un sentimento dell' animo che ricorda i benefici ricevuti e allo stesso tempo dispone la persona a nuove esperienze. Gesù ci insegna quanto sia gradito e bello il gesto di gratitudine, anzi lo equipara a rendergli gloria, quando guarisce i IO lebbrosi (Cf. Lc 17, 18); Egli stesso per lasciarci un esempio prima di istituire il sacramento dell' amore, della sua carità per gli uomini, "rese grazie" a Dio (Cf. Le 22, 19). 

Anche Padre Luigi, giovane sacerdote incaricato della formazione dei chierici, sentendosi sostenuto dal suo Padre spirituale benedice e ringrazia Dio di tale dono «Oh! Le cento e mille volte benedetto il Signore che in V.P.M.R. ci fornì di tale Padre tutto cuore, tutto opera per il miglior vantaggio dei figli suoi e nella massima e nella minima necessità della vita, così da farei provare sensibilmente il centuplo pure in questa vita promessa da Gesù a coloro che si facciano a seguitarlo nel sacrificio dei piacimenti terreni e nella crocefissione di se stessi al mondo! Deh quante volte mi esce spontaneo dalla piena del cuore celestialmente inebriato il Quam dilecta tabernacula tua Domine ... concupiscit et deficit anima mea ... oh quam bonum et quam jucundum habitare frates in unum!».

Riconosce ogni gesto di gentilezza fatto dal suo maestro nei suoi confronti come la realizzazione della promessa di Cristo, per cui sente il dovere della gratitudine a chi dopo Dio gli manifesta la Sua bontà. 

continua....




Avviso: per questioni di Privacy tutte le persone che prendono @notizie e/o @foto di questo blog, per pubblicare in altri siti, sono pregate di citarne la fonte. Grazie

Share

Commenti