Settembre Mese dedicato al Beato Padre Luigi Tezza

19 settembre

3 giorno della Novena in preparazione alla festa del Beato

Ogni giorno pubblicheremmo parte della Tesi di Magistero in Scienze Religiose indirizzo catechetico La virtù della carità in Padre Luigi Tezza di Suor Haida Echevarria Schmidt.


continua di ieri pag. 59 - 60

Raggiungere il fratello mediante la preghiera 

È difficile arrivare a penetrare il mistero dell' altra persona, perché ci sono dei limiti che ce lo impediscono, ma c'è un amore che il teologo Bonhoeffer definisce spirituale, che ci deve portare a parlare «più con Cristo del fratello che non di Cristo al fratello» perché «la via più breve che porta all'altro passa attraverso la preghiera rivolta a Cristo e che l'amore per lui è completamente legato alla verità di Cristo» 

Questa è la via adottata dal Tezza in tutta la sua vita, e significative sono le due preghiere che compone nel 1868 per alcuni giovani che si trovano in difficoltà spirituali durante il loro cammino di formazione, essendo il contenuto quasi uguale ne riportiamo solo una: 

«Divino Salvatore amorosissimo delle anime nostre, per i meriti infiniti del Prezioso Sangue Vostro e del Vostro Cuore adorabile vi supplico umilmente quanto so e posso per il bene spirituale del mio figlio [ ... ] per il cui progresso nella santa virtù, per la cui tranquillità perfetta di spirito, e per la cui eterna salvezza intendo di offrirvi, come difatti vi offro, in sacrificio la mia miserabile vita. Maria SS.ma Immacolata a Voi raccomando queste mie preghiere ed offerte, acciocché, mediante la potentissima e tenerissima intercessione vostra, mi venga esaudita. Vi prego, Mamma SS.ma, tenetelo ben stretto e legato al vostro Cuore SS.mo, perché sia tutto di voi e di Gesù. Intendo rinnovare quanto sopra ogni volta che mi premerò colla mano al petto questa carta»

In questo modo dimostra che vuole il vero bene del fratello e desiderando quel bene che Dio gli vuole rifugia il figliolo nel Cuore di Cristo perché sà che è la fonte inesauribile di tutte le grazie "in esso abita corporalmente tutta la pienezza della divinità" (Col. 2, 9). 

Quando la preghiera diventa adesione perfetta alla volontà di Dio, P. Tezza lontano dalle sue Figlie la vede come un luogo comune di ritrovo: «Quanto al mio ritorno non so nulla e non voglio saper nulla. Iddio sa ciò che fa e fa tutto bene, lasciamoci condurre dalla sua sempre amabilissima volontà nella quale vi trovo e vi sento tutte a me vicine e unite [ .. .] Nel Cuore adorabile del Divin Maestro sia il nostro continuo ritrovo, dove find' ora possiamo nell'amor che s'immola pregustare un saggio dolcissimo dell'amore che beatifica» 

continua....




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