Settembre Mese dedicato al Beato Padre Luigi Tezza

 04 settembre

Ogni giorno pubblicheremmo parte della Tesi di Magistero in Scienze Religiose indirizzo catechetico La virtù della carità in Padre Luigi Tezza di Suor Haida Echevarria Scmidt.



Desiderio ardente di Dio continuazione pag. 38-39

Grande il suo anelito a voler corrispondere all'amore di Dio in una comunità, vivendo con gli altri e per gli altri. Egli non ha il minimo dubbio, ha compreso che Dio lo vuole lì per la realizzazione della sua vocazione, per cui quando entra vive in un continuo senso di riconoscenza, gratitudine, corrispondendo con fedeltà alla sua vocazione, assimilando e facendo suoi i buoni consigli e i suggerimenti del formatore, Padre Luigi Artini, camminando spedito per la via della religiosa perfezione: «prometto di adoperarmi con ogni cura a battere quella via da lui così bene additatami, onde corrispondere a tanto beneficio di Dio»; e ancora: «prometto con tutta la generosità del mio cuore di volere d'ora innanzi progredire di più nella via della virtù [ ... ] onde poter in qualche modo corrispondere al Signore Iddio che con tanta bontà mi elesse fra tanti migliori di me al suo servizio».

Capisce che è indispensabile la via della virtù e desidera che sia il Signore con la sua santa grazia, a confermare e ad innaffiare in lui la pianticella della virtù affinché cresca e diventi una concusse quercia e non rendere infruttuosa la grazia di Dio e la fatica del suo formatore.

P. Tezza va acquistando sempre più un animo spirituale e Dio diventa il centro della sua vita: «Possa mio Signore fedelmente servirti ed esercitare con tutta la purezza dello spirito, l'affetto del cuore, con ogni diligenza e premura quei ministeri al vostro santo altare di cui oggi addossava il carico; avanzi poi ogni dì più nella via delle vere virtù e religiosa perfezione [ ... ], possa divenire vero seguace di Cristo, vero ministro del santuario e vero religioso»." 

L'esistenza del Padre Tezza è sequela di Cristo nel ministero sacerdotale, incarnando nella sua vita religiosa il carisma di S. Camillo, dove avverte la necessità di una risposta in cui non basta dare tutto, ma darsi totalmente. 

Aveva intuito che per rispondere all'amore così grande di Dio non c'era altra via che la santità personale. A solo 17 anni dirà: «Protesto, lo spero e me prometto per la protezione della dolcissima Maria Immacolata [ ... ] mi farò santo, vero seguace della carità del S.P. Camillo e così una volta corrisponderò alla grazia ineffabile della mia vocazione [ ... ] Oh! Questa volta non mancherò, Iddio mi ajuti»

Mi farò santo: ecco l'aspirazione profonda e il pensiero del Servo di Dio, l'anelito del suo cuore: una ascesa alla perfezione cristiana e religiosa che esige il sacrificio totale, l'apertura fiduciosa alla potenza della grazia di Cristo, la disponibilità senza riserve all'azione santificatrice dello Spirito, il superamento continuo della pusillanimità, nell'esercizio specifico della missione a cui Dio l 'ha chiamato, la carità al servizio degli infermi. 

continua....


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