Il mese di settembre ha al suo centro due memorie incredibilmente belle: l’Esaltazione della Croce e la memoria mariana dell’Addolorata.
Apparentemente, queste memorie liturgiche, sembrano “fuori stagione”: siamo infatti nel pieno del Tempo Ordinario e cosa c’entrano tali memorie, forse dai tratti un po’ quaresimali, con questo periodo dell’anno? Per la memoria dell’Addolorata, l’ufficio liturgico addirittura invitava a cantare a più riprese l’inno Stabat Mater, che alla mente evoca le settimanali vie crucis fatte nelle nostre comunità nei venerdì di Quaresima.
E – sempre il giorno dell’Addolorata, icona mariana tanto cara alla spiritualità camilliana – viene offerta, nella Messa, l’opzione di scegliere il Vangelo dello stabant autem iuxta crucem: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria di Magdala” (Gv 19, 25-27).
Dunque, cosa c’entra questo apparente immobilismo dello “stare sotto la croce”, questa contemplazione del Calvario, con il Tempo Ordinario e in particolare col mese di settembre, mese della ripresa di tante cose, soprattutto delle nostre attività pastorali, comunitarie e lavorative? ....
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