Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

12 ottobre 

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.

Clicca sopra👉 Sesto giorno della Novena

Alla scuola di san Vincenzo de' Paoli 

Diventa ragazza assennata, Giuditta viveva equilibratamente nell'attività esterna e nel dialogo interiore, sviluppando e maturando la propria vocazione. A ventun anni, ormai maggiorenne avrebbe potuto lasciare il Conservatorio e svolgere all'esterno qualche attività che le permettesse di guadagnarsi da vivere e di avviarsi a una posizione, ma la sua anima voleva dare una risposta alla chiamata del Signore già percepita da lungo tempo. Avendo consolidato la sua scelta, «Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (Fil l,21), decise di consacrarsi a Dio e di servire la Chiesa rendendosi utile ai fratelli, in un Istituto religioso. 

La ragazza conosceva bene le sue educatrici e, conquistata dal loro impegno nel servizio ai poveri e dalla loro angelica vita, chiese espressamente di entrare tra le Figlie della Carità. «Vuole lasciare tutto - il poco che le è stato dato dalla vita - per abbracciare lo stato religioso ed essere tutta di Cristo». 

Come abbiamo già accennato, la Superiora dell'Orfanotrofio Torlonia, per mettere a prova la sua vocazione, «ritenne opportuno [ ... ] mandarla a far scuola ai bambini dell'asilo dello stesso orfanotrofio». 

E' del resto una misura abbastanza consueta nei confronti di postulanti provenienti da internati e orfanotrofi, nel timore che da parte della ragazza non vi sia un desiderio troppo «naturale» di entrare nella famiglia religiosa dove è stata allevata. Il Sandigliano, però, a questo punto, si domanda: «Aveva dunque dei disegni speciali sopra quest'anima il buon Dio?». 

Sulla soglia quasi della emissione dei voti, venne di nuovo rimandata - questa volta per sempre - in famiglia, per motivi di salute. 

Evidentemente la strada scelta non era quella voluta da Dio. Dirà la sua ex maestra del Torlonia: «Iddio aveva su di lei altri disegni». 

Dopo ripetute attese, prove e delusioni, ormai ventinovenne, Giuditta anelava a realizzare la propria vocazione, convinta che le umiliazioni rappresentavano la via migliore per raggiungere il suo ideale. Docile all'azione dello Spirito, si lasciava sempre più segnare dalla croce, dall'umiltà e dal nascondimento, che saranno le caratteristiche di tutta la sua vita. 

Qualcuno avrebbe potuto parlare di fallimento; invece, contro ogni apparenza, la giovane si arricchiva spiritualmente e si perfezionava nell'abbandono alla volontà di Dio per un ministero molto più impegnativo. 

I sacramenti del battesimo, della cresima e dell'eucaristia stavano maturando in lei il frutto copioso della fondazione di un istituto religioso. 

continua....

Avviso: per questioni di Privacy tutte le persone che prendono @notizie e/o @foto di questo blog, per pubblicare in altri siti, sono pregate di citarne la fonte. Grazie

Share

Commenti