Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

30 ottobre

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.  


Oggi più che mai, si impone la necessità di dare all'uomo un'educazione ed una formazione al rispetto per l'altro, alla collaborazione e al sostegno sociale. C'è una accelerazione tale nella storia che sottomette gli uomini ad un dinamismo da cui sorgono nuove situazioni che richiedono analisi e soluzioni nuove. 

In particolare, il settore dei servizi socio-sanitari ha conosciuto negli anni recenti una importante e significativa evoluzione. Da una parte si riconosce come diritto del cittadino l'accesso all'assistenza e di conseguenza si modificano le strutture e i diversi servizi, dall'altra gli stati hanno stabilito determinate linee di politica sanitaria. 

Oggi le frontiere della medicina si sono allargate nei campi della ricerca scientifica, della scoperta di nuove terapie, della tecnica, della specializzazione che in questi ultimi tempi ha sorpreso l'opinione pubblica con i trapianti di organi che «toccano gli ambiti più delicati della vita nelle sue stesse sorgenti e nel più profondo significato». 

Per questo si pongono difficili e non eludibili questioni che investono non solo l'aspetto sociale e organizzativo, ma anche quello «squisitamente etico e religioso», essendovi implicati eventi umani fondamentali, quali la sofferenza, la malattia, la morte, la vita. Perciò è necessario garantire «la priorità dell'etica sulla tecnica, il primato della persona sulle cose, la superiorità dello spirito sulla materia». 

Se il progresso scientifico ha molti lati positivi, è vero anche che il malato è spersonalizzato, codificato; si sente un numero, classificato secondo la malattia; l'atteggiamento odierno non tiene presente tutto l'uomo nella sua concretezza. Ora è proprio questa totalità che deve essere riproposta per ottenere l'optimum nel servizio per la salute dell'uomo infermo. Il Papa non si stanca di trattare questo argomento; parlando delle qualità dei religiosi ospedalieri ha detto: «Come i medici, anche voi siete qui addetti ad un servizio, ovviamente diverso, che attiene propriamente alla opera religiosa e pastorale. Quali sono le qualità di un tale servizio? Come possiamo chiamarle? Discrezione, dolcezza, premura, sensibilità, capacità di avviare, rispondere o sviluppare - nel variare delle condizioni psicologiche o delle circostanze di persona - un discorso di fede? Si, certamente, ma è meglio usare la parola più esatta, che ci è offerta dal vocabolario cristiano. I Ministri degli Infermi ... hanno per divisa la carità e si studiano di agire come Gesù, il Divino Maestro, come quel Figlio dell'uomo che non venne per essere servito, ma per servire e dare la sua vita per la redenzione di molti (Mt 20,28). 
In tale contesto l'ispirazione e l'opera della Vannini, che poneva l'uomo al centro del ministero proprio delle sue suore, diventa di sorprendente attualità. Il malato era per lei il centro di ogni preoccupazione e interesse e, come S. Camillo de Lellis, essa lo serviva con devozione come fosse Gesù stesso. 

Lo spirito della Vannini nelle costituzioni 

Ispirandosi ai principi conciliari la Congregazione delle Figlie di San Camillo ha proceduto al rinnovamento e aggiornamento delle Costituzioni, con un profondo lavoro di revisione e rielaborazione sia delle Costituzioni sia delle Disposizioni Generali. Tale lavoro ha coinvolto, sia pure in grado diverso, tutti i membri della Congregazione. Con impegno è stata approfondita l'identità dell'Istituto alla luce della rinnovata teologia sulla vita consacrata; il risultato: un aggiornamento e approfondimento della vita interiore e del proprio carisma. 

Il nuovo testo costituzionale è senza dubbio legato ai testi precedenti come abbiamo visto sopra, però mentre esprime la mente e lo spirito della Congregazione, si adegua alla linea del Concilio Vaticano II che richiede un profondo rinnovamento interiore e una cultura umana e religiosa adeguata ai tempi. 
Le Costituzioni invitano a scoprire la missione che attende ciascuna figlia di San Camillo, di vivere e testimoniare nella società di oggi la «carità di Cristo per i malati». Indicano la via retta sulla quale la Congregazione deve procedere, quella via che conduce a Gesù, e, con opportuna segnaletica, fa progredire in un cammino sereno, cosciente e gioioso. 
I riferimenti alla Parola di Dio, agli insegnamenti della Chiesa (Vaticano II e Nuovo Codice di Diritto Canonico) e agli scritti dei Fondatori sono la base e la corona del testo costituzionale. Gli scritti dei Fondatori sono per ogni famiglia religiosa, parte preziosa di quel tesoro di famiglia che Dio ha donato a quella comunità e al quale la Chiesa invita ad attingere. 

I Fondatori delle Figlie di San Camillo, si sono ancorati alla Parola del Signore: «Ero malato e mi avete visitato» (Mt 25,35); in essa hanno trovato la fonte del carisma proprio dell'Istituto. Ognuno riceve doni diversi, alcuni complementari al carisma proprio, altri come frutto di crescita personale nelle vie di Dio, ma gli uni e gli altri sono ordinati naturalmente a una specifica fecondità ecclesiale. 

Gli elementi costitutivi del carisma dei fondatori passano alla famiglia religiosa e costituiscono una spiritualità tipica che anima gli elementi propri della vita religiosa come conseguenza naturale di «quella» vocazione. 
Paolo VI raccomandava «Siate fedeli allo spirito dei vostri Fondatori, alle loro intenzioni evangeliche, all'esempio della loro santità». La fedeltà immutata allo spirito dei Fondatori e alloro mandato è sorgente di vita vigorosa per la propria formazione e per il continuo avanzare dell'Istituto. Lo spirito della Vannini è tradotto e riscontrabile nelle attuali Costituzioni. 

La fondatrice si presenta autentica figlia della Chiesa; collocandosi nel suo tempo e comprendendone le necessità e le aspettative, seppe custodire e praticare il messaggio evangelico della carità misericordiosa. Un afflato materno sconfinato. A pochi anni dalla fondazione, dopo l'apertura di varie case in alcuni Paesi dell'Europa, decideva nel 1904 di inviare le sue figlie anche oltre oceano, in America. 

Il testo attuale delle Costituzioni corrisponde a questa apertura missionaria di Madre Vannini e palesa un nuovo impulso missionario in ordine all'annuncio dell'eterno messaggio di salvezza. Tutto ciò viene espresso nell'articolo 82: "La Chiesa è missionaria e l'evangelizzazione è dovere di tutto il popolo di Dio. L'Istituto delle figlie di San Camillo, fedele al mandato del Signore di curare i malati e di predicare il Vangelo assume la sua parte e vi si inserisce con il proprio carisma". 

La Vannini voleva che le sue figlie guardassero a Maria come modello di comportamento: per la dedizione di Lei alla volontà del Padre, per il suo seguire Cristo fino alla Croce, per l'adesione allo Spirito Santo, per il generoso servizio agli uomini. Anche questo è recepito nell'articolo 100 delle Costituzioni: «Maria, madre di Gesù, fedele nell'accogliere il Verbo, nel cooperare alla sua opera e particolarmente sollecita verso i sofferenti, si presenta a noi quale modello di vita spirituale di servizio ed empatia verso gli ammalati e ci assiste con il suo materno amore ... ». 

Amare la vita di preghiera e la volontaria e serena sottomissione ai Superiori (quali interpreti della volontà di Dio) era insegnamento costante della Vannini; oggi questi insegnamenti si rispecchiano chiaramente nei capitoli II e V della parte seconda delle nuove Costituzioni. 
Questo testo si mostra aperto a nuove e autentiche realizzazioni di forme di spiritualità che hanno per base la Parola di Dio e il rinnovamento liturgico voluto dalla Sacrosantum Concilium e dal Motu Proprio Ecclesiae Sanctae

La Vannini nei suoi scritti, con uno stile tutto personale, preciso, efficace, traccia le linee essenziali dell'identità dell'Istituto, e della Figlia di S. Camillo in particolare. Oltre alla vita interiore in genere, ella insiste sul silenzio e sul nascondimento, sulla comunione fraterna, sulla semplicità nei rapporti con le Superiore, sull'amore alla Croce. Così la comunità si forma e si costituisce nello spirito della carità; la carità è la forza fondante della comunità. 

Anche questo insegnamento della Vannini, in particolare lo spirito della vita comunitaria «orientato alla carità» trova la sua espressione nell'articolo 14: «Noi abbiamo creduto all'amore (1 Gv 4,16) e mosse dallo Spirito Santo, abbracciamo il carisma proprio della nostra Congregazione e intendiamo vivere unicamente consacrate a Dio e a Gesù Cristo misericordioso, servendo gli infermi in castità, povertà e obbedienza in una vita comunitaria orientata alla carità». 

continua....


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