Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

04 ottobre

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.


Altra prova dolorosa fu l'allontanamento del Padre Fondatore dal nascente Istituto. In seguito al Capitolo Generale dei Ministri degli Infermi del maggio 1898, infatti, egli rientrò nella Provincia francese nella quale era incardinato e nel 1900 fu inviato a Lima (Perù) con la qualifica di Visitatore. Qui rimarrà fino alla morte, avvenuta il 26 settembre 1923

La Vannini restò, così, sola, alla guida della nascente Congregazione, che aveva molti problemi insoluti e necessità di vario genere, in particolare quelle attinenti alla formazione delle giovani suore. Nel frattempo l'Istituto cresceva; ma la Fondatrice, di fronte al maggior impegno di forze richieste, si trovava sempre più debole e malata. 

Il 7 dicembre 1910, fu colpita da una crisi cardiaca tale che i medici le proibirono di interessarsi ulteriormente delle case e delle persone dell'Istituto; le vennero ordinate cure adeguate e riposo assoluto. 

Negli ultimi giorni la Madre Giuseppina affrontò la lotta più grave; subì una vera e propria «agonia spirituale»: non avrà forse, proprio lei, ingannato tutte le sue figlie spirituali? Non le lasciava sole proprio quando avevano maggior bisogno della sua presenza?. 

Agonia terribile, che si protrasse dal mattino al pomeriggio del 22 febbraio 1911. 

In serata appare più tranquilla, rasserenata, di buon umore; quando le suore vanno a salutarla, si mette a scherzare con loro come di consueto; riceve le suore e impartisce la benedizione. Così passa le prime ore della notte, docile ai suggerimenti dell'infermiera - suor Camilla Sommacampagna - per la quale ha un pensiero di squisita carità: le suggerisce di sedersi e cercare di dormire. La Vannini sembra assopirsi; però verso le due si scuote, rivolge lo sguardo alla suora che l'assiste e dopo qualche istante rende la sua anima a Dio. «Passa dalla terra al Cielo senza provare i dolori e le angosce dell'agonia». 

E' il 23 febbraio 1911. Tutto l'Istituto, che conta 126 suore, 10 case in Italia e 6 all'estero, nel Belgio e nell'Argentina, ne piange la perdita. 

continua...


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