Santa Messa di Suffragio di Madre Laura Biondo

Grottaferrata Casa generalizia, 13 aprile 2021 

Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Raffaello Martinelli - vescovo di Frascati e concelebranti: Rev.do padre Laurent Zoungrana Vicario generale dei Ministri degli Infermi; Rev.do padre Antonio Marzano Superiore provinciale della Provincia Romana; Rev.do padre Albino Scalfino; Rev.do padre Antonio Zinni; Rev.do padre Jean; Rev.do padre Simon Pierre; Rev.do padre Felice Di Miranda; Rev.do padre Renato Salvatore (camilliani); Rev.do Don Orlando Raggi Vicario per la vita consacrata della Diocesi di Frascati; Diacono Mario (parrocchia San Camillo diocesi di Frascati); Rev.do Don Kenneth; Rev.do don James Edassery parroco della parrocchia San Pio X di Grottaferrata; Mons. Sandro Corradini; Rev.do don Ettore Capra; Rev.do padre Giuseppe Moni dei Cavani.

Omelia di Mons. Raffaello Martinelli – vescovo di Frascati
Santa Messa di suffragio di Madre Laura Biondo
Casa Generalizia – 13 aprile 2021

Ogni qualvolta celebriamo l’Eucaristia in un funerale, quel Cristo che da la sua vita per noi - e Lui attualizza questo suo dono proprio nella celebrazione eucaristica - Lui si rende presente offrendo la sua vita al Padre per noi e dunque è questa testimonianza di Cristo che guida sempre la nostra vita, la vita di ogni figlio di Dio, la vita di ogni cristiano, ma soprattutto anche la vita di una persona consacrata. 

Servizio di Dio! Già la chiamata che il Signore ci rivolge a seguirlo nella professione religiosa, già questa chiamata deve trovare in noi e trova in noi la disponibilità del mettere a servizio di Dio tutto noi stessi; qui la Madonna è di grande ed esemplare modello. Eccomi! Tu mi chiami, Signore? Eccomi sono la serva del Signore, fai di me quello che tu vuoi! E questa risposta che noi diamo all’inizio della nostra professione religiosa poi deve caratterizzare sempre tutta la nostra vita. 

E penso che anche la nostra sorella Laura si sia lasciata guidare sempre da questa dimensione: come Cristo, come Maria tutto e solo a servizio di Dio, lì dove il Signore mi chiama ad attuare, a svolgere questo servizio nei vari ambiti, nei vari luoghi, nelle varie modalità che Lui, attraverso i miei superiori, mi fanno intendere. 

Poi c’è la professione vostra, di camilliane, è una professione di servizio a una categoria particolare  di persone che sono i malati. Malati nel corpo ma soprattutto malati anche nell’anima, nello spirito e sappiamo qual è la malattia peggiore che ci possa capitare, non è la malattia del corpo, non è il virus, è il peccato, e allora la vita di una consacrata, di un consacrato,  di un cristiano è la vita nella quale si combatte, si cerca di superare il peccato, in se stessi e negli altri. 

Questo servizio al malato fisico, al malato spirituale, questo servizio è quello che distingue in modo speciale la vostra vita di camilliane e camilliani, fedeli a quel carisma che la vostra Fondatrice e il vostro Fondatore vi hanno proposto  e che voi, e anche Madre Laura, ha accolto ben volentieri dedicando un po’ tutta la sua vita a questo servizio; però siamo anche consapevoli che in questo servizio per essere svolto bene a servizio della persona in tutte le sue dimensioni ha bisogno di una continua formazione, di un continuo alimento che ci viene da Dio anzitutto, dal dialogo continuo con Lui, dalla preghiera, dall’inginocchiarci, dal passare ore e ore della nostra vita nella preghiera, nell’adorazione, nel dialogo e nell’ascolto di Dio, senza il quale non c’è nessuna formazione cristiana, non c’è nessuna crescita cristiana, ma nello stesso tempo questa dimensione della formazione richiede anche il nostro impegno da un punto di vista umano, da un punto di vista scientifico, da un punto di vista pedagogico perché il nostro servizio, il vostro servizio soprattutto ai malati sia svolto con scienze e coscienza, con competenza, con professionalità ed è quello che la nostra Madre Laura, so che si è dedicata tanto a questa formazione delle consorelle, sia formazione iniziale ma sia poi la formazione permanente, torno a dire, una formazione che cammina in verticale nei confronti di Dio, nei riguardi di Dio e una formazione poi che cammina anche in orizzontale, nel dialogo anche con tutte le altre persone che sono competenti nei vari settori, pensiamo anche nel vostro campo, ai medici, scienziati, infermieri, volontari, tutte quelle persone che si pongono al servizio del malato. 

Il servizio della sofferenza! Certo, il Signore anche, soprattutto in questi ultimi anni, l’ha chiamata anche ad esperimentare su di sé la sofferenza. Ha chiamato Madre Laura anche a soffrire, a soffrire nel suo corpo la situazione di fragilità umana che tutti noi sperimentiamo. E qui allora l’unione a Cristo, l’unione a Cristo sofferente;  nessuno di noi può pensare di incontrare il Signore risorto se prima non passiamo anche attraverso la sofferenza. Prima o dopo anche il Signore dice “Chi mi vuol seguire prenda la sua croce e mi segua”

E allora anche lì nella sofferenza dovremo essere capaci, noi persone consacrate in modo speciale, a vivere questi momenti di sofferenza in unione profonda a Cristo, a Cristo sofferente che patisce, che muore, per condividere anche con lui quella gioia della risurrezione che Lui ha promesso, come a tutti quelli che abbiamo ascoltato anche nel Vangelo, a coloro che lo sanno riconoscere nell’ammalato, nel povero, nel bisognoso, e così anche Lui ci riconoscerà nel momento in cui ci chiama a sé. 

L’incontro con Lui, meglio dire ancora: la morte è l’incontro di Dio con l’uomo. È un Dio che è impaziente di poterci avere per sempre anche insieme con Lui nell’eternità e dunque è anche bello pensare, ed è giusto da parte del cristiano pensare alla morte come il desiderio che il Signore ha d’incontrarmi per essere per sempre insieme con me ed io per sempre insieme con Lui. 

Questo è anche la preghiera che innalziamo al Signore per questa nostra cara defunta Laura ma anche per tutti i defunti di questi giorni, di questi mesi a causa di questo virus. Chiediamo al Signore che possiamo ogni giorno essere anche noi come Cristo Signore, come Maria, essere servi del Signore, gioiosi, totali, al suo completo servizio per la Gloria di Dio anzitutto, per offrire la nostra testimonianza agli altri e, nello stesso tempo, per offrire un servizio degno ai nostri fratelli. 
























  Video Rito delle Esequie
















 Arrivederci in Cielo carissima Madre Laura! 
Riposa in Pace
Con infinito amore e gratitudine le tue figlie

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