Ripensare le comunità di vita consacrata articolo dal Sito "Settimana News"
di Gabriele Ferrari
"La comunità è un tema sul quale si scrive e si parla molto,[1] perché è una struttura che interessa la vita religiosa oltre che la famiglia e le associazioni religiose, una struttura imprescindibile, legata com’è al mistero della Chiesa-comunione dalla quale sgorga la missione.
Succede, tuttavia, che nei nostri ambienti per assicurarla e darle forma compiuta, si dimentichi – paradossalmente – che cuore ed essenza della comunità è la comunione, mentre si limita soprattutto a determinare gli elementi strutturali e strutturanti la comunità.
La comunione, intesa come riflesso della SS.ma Trinità, come fraternità e collegamento vitale e affettivo fra i membri della comunità, è più importante della vita comune intesa come convivenza sotto lo stesso tetto, perché, senza la comunione, la comunità perde l’elemento connettivo e il suo significato mistico.
È quindi necessario tenere insieme il binomio comunità e comunione e verificarne periodicamente la verità: il nostro modo di stare insieme esprime il nostro modo e le ragioni dell’essere-insieme?"

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