Seconda Domenica di Quaresima

Dal Vangelo di oggi: Lc 9,28b-36

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

Dal deserto di domenica scorsa al monte Tabor di questa domenica, il passo sembra breve. Dal demonio tentatore e dalla lotta spirituale, alla luce sfolgorante di Gesù in compagnia degli spiriti beati di Mosè ed Elia ...
 
Questo passaggio apparentemente veloce da un luogo all'altro e da una situazione all'altra che ci fa fare la liturgia è per mostrarci dove ci porta la preghiera, quella vera, quella che è comunione per conservarsi in unità col Padre. Gesù prega, e volto e aspetto mutano: il più bello tra i figli dell'uomo diventa ancora più bello, di un' estetica che è trasparenza, purezza. Cosa ti fa la preghiera!

La preghiera, quella vera, si riconosce dai volti. Sono molti che riconoscono nella preghiera una capacità di trasfigurare le cose e se stessi: vedono  giungere pace, speranza, armonia, contro l'ansia. Non si tratta di tecniche, ma di incontro. Gesù si incontra, pregando, con Mosè ed Elia, e in ultimo col Padre. Il cuore di ogni uomo può incontrare il Padre. 

La preghiera non è però un'alienazione: con questo mondo invisibile Gesù parla del suo "esodo" da Gerusalemme. Nell'atmosfera celeste del monte Tabor si parla di ciò che Egli vivrà: l'esodo da questa vita, nella sua passione. 

La preghiera diventa dunque il mezzo che permette di affrontare le uscite verso le prove. Potremmo dire che si entra in preghiera per uscire a compiere una missione
Così è stato per Cristo, così potrà essere per noi.

Mille benedizioni e buona domenica,
P. Alfredo, m.i. 

Tu sei l'eternità!


Avviso: per questioni di Privacy tutte le persone che prendono @notizie e/o @foto di questo blog, per pubblicare in altri siti, sono pregate di citarne la fonte. Grazie!

Commenti