Itinerario umano, spirituale e pastorale di P. Luigi Tezza (2)

 2. Varietà d'impegni e unità interiore

p. Angelo Brusco, religioso camilliano


Inizia, così, la seconda tappa della sua vita che abbraccia un periodo di circa 25 anni, dal 1864 al 1889. In questo tempo, egli è impegnato in una varietà di compiti., a Verona, a Roma e in Francia. La soppressione degli Istituti religiosi, decisa dal governo italiano nel 1866, è parzialmente causa di tutti questi spostamenti.

Più che esaminare esaustivamente le attività compiute da P. Tezza durante questo periodo, possiamo solo enumerarle, cercando di cogliere le caratteristiche personali da lui espresse nell'esercitarle. E' superiore a Verona, maestro dei novizi a Roma. Nel 1971 è inviato in Francia dove da poco è iniziata una fondazione camilliana. Rimane in quel paese fino al 1889, in tre località diverse - Cuisery, Lyon e Lille - e svolgendo compiti di responsabilità: formatore dei candidati alla vita sacerdotale e religiosa, superiore locale e provinciale.

Il confronto con la realtà fa emergere il ricco potenziale posseduto dal Tezza. Egli impara a superare il complesso del nido, costituito dall'atmosfera ovattata del seminario, assumendo la propria responsabilità. Si mostra educatore perspicace e ricco di umanità; leader religioso, autorevole e paterno; uomo d'iniziativa dalle ampie vedute che imprime all'esercizio del ministero verso i malati accenti innovativi; direttore spirituale e confessore ricercato. E' in questo periodo che nasce Tezza l'idea di coinvolgere donne consacrate nel servizio agli ammalati secondo lo spirito di San Camillo. E, sempre in questo tempo, egli avverte il
desiderio di accogliere la vocazione missionaria, aggregandosi al progetto ideato da Mons Daniele Comboni.

Non potrà realizzare il suo sogno per motivi indipendenti dalla sua volontà.
Tutto questo movimento interiore ed esterno non avviene senza difficoltà. Anche in Francia vi è la soppressione degli Istituti religiosi (1880) che lo costringe ad uscire temporaneamente dal paese. Atteggiamenti ostili dei vescovi e resistenze all'interno della comunità religiosa gli rendono spesso arduo la realizzazione della sua missione.
Dall'insieme di queste esperienze così diversificate la personalità del Tezza esce maturata. Il
coinvolgimento in molteplici progetti riguardanti la pratica dell'assistenza ai malati gli apre orizzonti nuovi. L'esercizio dell'autorità affinano la sua capacità di abbinare forza e dolcezza, decisione e pazienza. Tra i risultati più evidenti della sua opera vi è la costituzione della provincia religiosa camilliana di Francia, ricca di iniziative. 
A livello dell'Ordine camilliano, la sua figura non può passare inosservata, per cui nel Capitolo generale del 1889, egli viene eletto vicario generale e procuratore dell'Istituto.

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