2024 Triduo e Veglia Pasquale nelle nostre case

Treviso, Ospedale San Camillo Via Crucis vivente

Nell'atmosfera silenziosa dell'ospedale, un'iniziativa speciale prese vita grazie al cuore generoso del personale e alla collaborazione delle sorelle della comunità. Era il giorno della Via Crucis, un cammino di preghiera e riflessione che avrebbe attraversato i corridoi e i reparti dell'ospedale, portando con sé il peso e la speranza della tradizione cristiana.

Tutto ebbe inizio nella cappella dell'ospedale. Il personale, vestito con la loro uniforme dell'epoca, si era radunato insieme alle sorelle della comunità, pronte a guidare questo viaggio spirituale attraverso i momenti più significativi della Passione di Cristo.

Con passo rispettoso ma determinato, la processione si mise in moto. Attraversarono i reparti, accompagnati dal sussurro delle preghiere e dal suono sommesso dei passi. Ogni stazione della Via Crucis trovò vita nei corridoi dell'ospedale, trasformando gli ambienti di cura in scenari di devozione e contemplazione.

Al termine del cammino, le foto e i video catturarono alcuni frammenti di questo momento unico, fissando nel tempo le espressioni di devozione e gratitudine.

Così, in quel giorno, l'ospedale non fu solo un luogo di cura fisica, ma anche un santuario di fede e solidarietà, dove la Via Crucis diventò un simbolo tangibile di speranza e conforto per tutti coloro che vi presero parte.

"Nella mente dei discepoli rimaneva fissa un’immagine: la croce. Lì si concentrava la fine di tutto. Ma di lì a poco avrebbero scoperto proprio nella croce un nuovo inizio"

Papa Francesco

Foto di gruppo dopo la rappresentazione

Lamego Centro Sociale Via Crucis (Portogallo)

Medellin Domenica delle Palme (Colombia)

Grottaferrata Centro di Riabilitazione "Villaggio Eugenio Litta"

Messa per i ragazzi e personale per Auguri di Pasqua

Centro dove due delle nostre sorelle prestano servizio. Celebrazione presieduta dal padre Antonio Marzano Superiore provinciale della Provincia Romana, insieme a padre Scalfino e padre Elie, religiosi camilliani. Animata dalle sorelle della comunità della casa generalizia di Grottaferrata.