7 giorno 5 dicembre
Più degna dei cherubini (pag.32)
È un'orazione medioevale appartenente al reperto- rio della liturgia bizantina. Redatta secondo i canoni di solennità propri del rito orientale, la composizione celebra uno dei temi più importanti della teologia mariana della Chiesa d'Oriente: il prodigio che Dio, mediante la sua grazia, ha operato in Maria concedendole di diventare madre del Verbo (Lc 1,26-38) pur mantenendo la sua verginità. La Vergine, senza perdere la sua integrità, ha dato alla luce il Figlio di Dio (cfr. Lc 2,7 e Mt 1,23) «...meritando il nome di madre senza perdere quello di vergine» (Alano di Lilla).
La maternità verginale è un privilegio singolare a cui Maria è stata predestinata dall'Altissimo e che a nessuno sarà più concesso perché esclusivo di Lei. La Madre di Dio è qui lodata e benedetta, prima fra tutte le creature, quale mistero imperscrutabile di verginità feconda.
È veramente cosa degna benedirti,
Madre di Dio,
sempre beata e immacolata,
Madre del nostro Dio.
Più degna dei cherubini
e incomparabilmente più gloriosa
dei serafini,
tu che, senza subire corruzione,
hai generato il Verbo di Dio,
sei veramente la Madre di Dio.
Noi ti magnifichiamo.
Presentiamo una selezione di preghiere tratte da “A te, Maria, si accosta la mia anima” di Mattia Olivari, (©Editrice VELAR 2020) un agile repertorio dal respiro universale, pensato come un vademecum quotidiano dell’anima rivolto alla Vergine Maria.

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