In questo tempo approfondiremo la vocazione del Santo della Carità secondo il relato del padre Mario Vanti sul libro "Lo Spirito di San Camillo"
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Raccolti intorno a sé i primi compagni, dà loro una regola, nella quale fissa lo scopo particolare della Compagnia: ognuno domandi grazia al Signore che gli dia un affetto materno verso il suo prossimo, acciò possiamo servirli con ogni carità, così nell'anima come nel corpo, perché desideriamo con la grazia di Dio servir a tutti gli infermi con quell'affetto che solo un'amorevole madre (assistere) il suo unico figliuolo infermo.
Il pontefice Sisto V, col primo Breve di approvazione della Compagnia del padre Camillo, benedicendo l'iniziativa di lui e facendo sue le parole del Santo dice: i membri della Compagnia si propongono di servire a Dio e ai poveri infermi ... e perciò il loro principale istituto è servire gli stessi infermi - ancorché appestati - nell'anima e nel corpo, con speciale fervore di carità ...

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