In questo tempo approfondiremo la vocazione del Santo della Carità secondo il relato del padre Mario Vanti sul libro "Lo Spirito di San Camillo"
Per più anni il pensiero di aver resistito alla divina chiamata l'addolorò molto, e di fronte alla difficoltà della piaga, che gli impedì di perseverare nella vita religiosa dei Cappuccini, gemette compunto: Ben conosco io, Signore, che l'a mia dissoluta vita non merita neanche di trovar luogo fermo di pianto, volendo Tu forse ch'io vada tanto tempo rapinando per il mondo cercando misericordia, quanto n'andai consumando in vanità.
Benché allontanato non coltivò altro desiderio che di tornare tra i Cappuccini, e mentre san Filippo Neri suo confessore lo consigliava a non farlo, Camillo vi tornò ugualmente.
Rifiutato la seconda volta, non restò ancora persuaso che Dio non lo volesse Cappuccino. Sentiva
la divina chiamata e credeva che fosse per la vita religiosa francescana, alla quale si teneva obbligato anche per ragione del voto. A toglierlo da quell'angustia fu necessario che Cappuccini e Minori Osservanti gli rilasciassero distinte e formali dichiarazioni di non poterlo ammettere nelle loro famiglie religiose. Per tutta la vita custodì gelosamente i due documenti che rassicurarono la sua coscienza dall'angustia d'aver per sua colpa resa vana la divina chiamata.
continua.....
vi aspettiamo tutti i giorni per conoscere di più San Camillo de Lellis
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