Ottobre Mese dedicato a Santa Giuseppina Vannini

23 ottobre

Durante questo mese ci lasciamo guidare dall'elaborato "Giuseppina Vannini Il carisma di fondatrice" presentato come tesi per conseguire il grado accademico di Magistero in Scienze Religiose di Suor Maria Herminia Dieguez nell'anno 1990.  


La pedagogia divina forma progressivamente il fondatore non prescindendo dalla sua personalità, dall'ambiente storico- sociale e dalle sue molteplici istanze; tutto si inserisce nella vita del fondatore; e si muta e fonda in un nuovo messaggio, in un nuovo cammino, e ripresenta quasi «sacramentalmente» «Cristo che "oggi" o contempla e prega sul monte, o annunzia il Regno di Dio, o risana i malati e i feriti o converte a miglior vita i peccatori [ ... ]» (LO 46). 
La Vannini vuole incarnare nella missione apostolica il mistero di Cristo nello specifico mandato evangelico di curare gli infermi: «Curate i malati e dite loro: è vicino a voi il regno di Dio». 

La prima comunità
 
La persona di un fondatore è seguita sempre da un gruppo di discepoli che intendono percorrere con lui la nuova via che egli ha inaugurato; i seguaci devono penetrare nel cuore e nel midollo del vangelo secondo il progetto di vita del fondatore. Il donum ricevuto dal fondatore coinvolge altre persone e si perpetua, in seno al popolo di Dio, in maniera tale da mantenere viva la intuizione originaria del fondatore. 
La Vannini non cerca le prime compagne; erano già state preparate dal Tezza; le vengono presentate quando ella decide di mettere mano all'opera. 

La prima comunità, pietra angolare della Congregazione, si forma e si raccoglie attorno a lei che nel primo Capitolo del 1895 fu nominata Superiora Generale. 
Posta a capo del nascente Istituto col titolo di Madre, esercitò la sua missione di guida con spirito di servizio e cuore materno, rivolgendo alle religiose a lei affidate tutte le attenzioni possibili. Il rapporto di Madre Vannini con le sue prime figlie emerge dalle lettere loro rivolte, dalle circolari, dalle massime, dagli avvisi, dai ricordi, dai brani di conferenze dalle suore raccolti e custoditi quasi religiosamente. 

Da questi documenti affiorano norme, ammonimenti, incoraggiamenti, consigli, pensieri e insegnamenti; nutrimento dello spirito; improntati anzitutto al Vangelo e ai principi collaudati di ascetica classica. 

Gli scritti di Madre Vannini schiudono al lettore la possibilità di un contatto ravvicinato con la sua psicologia; scoprono il suo mondo interiore, riattualizzano la tensione portante e l'ansia esistenziale nello svolgimento del suo ruolo di fondatrice e la preoccupazione per la santificazione delle figlie, da raggiungere a qualunque prezzo.

continua....


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